Dopo aver parlato di Xiaomi e del suo ingresso all’interno del settore automotive diamo ora spazio a un altro colosso del comparto tecnologico che sta per approdare nel mondo delle quattro ruote, ossia Apple. Fino a questo momento l’unica connessione tra l’azienda di Cupertino e le automobili è rappresentata da Apple CarPlay, l’interfaccia utente sviluppata appositamente per i sistemi infotelematici delle vetture. Un lavoro che necessita di costanti aggiornamenti migliorativi destinato però a diventare corollario di qualcosa di più grande.
Da diverso tempo comincia infatti a circolare un rumor che vorrebbe la discesa in campo del gigante americano, il quale non sarebbe primo (e nemmeno ultimo) a voler investire nel mercato automobilistico. D’altronde, già nella guida a proposito di Xiaomi, che trovate all’interno del blog, parlavamo di quanto i due mondi viaggino sempre più a braccetto. Le auto sfornate dai concessionari ormai conquistano quasi più per la tecnologia di cui sono equipaggiate che non per la meccanica presente sotto il cofano. E se anche un’azienda come Apple comincia a credere seriamente in un simile investimento allora significa che i tempi sono diventati maturi. Ecco dunque tutto ciò che sappiamo in questo momento sull’Apple Car.
Apple Car: il concept dell’auto elettrica
Per Apple sarà un po’ un salto nel vuoto dal momento che, rispetto ai suoi competitor tecnologici (Samsung, Xiaomi, Huawei), non ha sviluppato business al di fuori del ramo smartphone e derivati. C’è però un precedente importante, vale a dire il primo iPhone realizzato nel 2007: un oggetto che ha rivoluzionato completamente la nostra quotidianità e introdotto il concetto di smartphone così come lo intendiamo oggi. A voler ben guardare il panorama EV, esiste già l’alter-ego di Apple nel settore e risponde al nome di Tesla ma comunque sarà bene prestare attenzione a cosa bolle in pentola dalle parti della Silicon Valley.
Con la “mela morsicata” bisogna poi essere molto abili a destreggiarsi tra leaks e fake news. Sono ormai parecchi anni che la notizia si rincorre e la Casa non ha mai ufficializzato (ma nemmeno smentito) un progetto relativo a un’auto. Tuttavia, a giudicare dalle mosse operate negli ultimi mesi, sembra davvero impossibile poter credere a una marcia indietro.
Il nome in codice dell’Apple Car è “Project Titan” e, come molti hanno osservato, la dimensione titanica dell’operazione è notevole. Considerate le aspettative che si celano dietro al brand, servono le migliori competenze e gli investimenti più mirati per estrarre dal cilindro un prodotto di assoluta qualità. Ma qual è il concept che sta alla base della futura Apple Car? È corretto supporre che quest’ultima dovrà rispecchiare l’identità valoriale dei suoi cugini tech, per cui è logico attendersi una creatura impeccabile sotto tutti i punti di vista.
Un simile ragionamento si affianca al modus operandi delle Case europee, in particolare le tedesche, che fanno dell’attenzione ai dettagli il proprio punto di forza. Un approccio decisamente diverso rispetto a quello di Tesla, l’artefice della rivoluzione elettrica che dà l’impressione di essere sempre “in beta” per usare un termine tipicamente nerd. Macchine quindi efficienti sotto il profilo della guida (basti pensare all’Autopilot) ma che presentano dei difetti che i clienti sono di norma disposti a perdonare, almeno all’inizio. Questione di status, campo in cui Apple non è seconda a nessuno.
Apple Car: cosa sappiamo ad oggi
A seguire da vicino il Project Titan di Apple Car saranno due figure, una interna e una esterna. Il primo risponde alla figura di Kevin Lynch, vicepresidente del ramo Technology e fautore in particolare degli Apple Watch, mentre il grande acquisto si chiama Ulrich Kranz, ex-uomo BMW che ha contribuito al lancio delle prime auto elettriche del marchio bavarese, ossia i3 e i8.
Una volta definito l’assetto manageriale, l’azienda americana dovrà fronteggiare i due maxi problemi di tutto il progetto: chi produrrà l’auto e chi fabbricherà le batterie. Da valutare poi anche la questione legata alla guida autonoma: attualmente Apple ha in dotazione 69 veicoli per testare questa funzionalità, una flotta sufficiente per far capire agli osservatori quanto si tratti di un aspetto chiave nell’insieme. Tante voci di partnership si sono invece rincorse senza poi trovare fondamento, possibile che la strada perseguita sia quella della gestione autonoma delle risorse, come già opera Tesla. A seconda della joint-venture che verrà eventualmente siglata potrebbe arrivare la prima vera notizia che riguarderà il tipo di materiale utilizzato per produrre le batterie. Se l’autonomia dovrà essere il cavallo di battaglia della futura Apple Car, allora non è così scontato che il litio sia l’opzione principale da considerare.
Impossibile parlare di una data per il lancio ufficiale. Il progetto ancora acerbo e in lenta fase di evoluzione impedisce qualsivoglia discorso a riguardo. Lo stesso Ming Chi Kuo, analista rinomato per le sue previsioni sui prodotti Apple, invita alla calma sottolineando come l’azienda si sia sempre presa del tempo per non incappare in errori e fallimenti. Ugualmente irrealistico sperare qualche Tim Cook rilasci alcune dichiarazioni a riguardo in occasione della presentazione dei prossimi iPhone prevista a metà settembre.