Quando si compra o si valuta l’acquisto di un’auto elettrica bisogna tenere conto di diversi aspetti. Tra questi figura ai primi posti della lista l’aggravio consistente di peso rispetto alle tradizionali vetture termiche, dovuto ovviamente alla presenza di un pacco batterie.
Approcciando l’aspetto da un punto di vista matematico ci si rende presto conto che risolvendo l’equazione si arriva a una contraddizione. Le auto elettriche attualmente presenti sul mercato hanno il tallone d’achille dell’autonomia, a cui si abbina a stretto giro quello correlato dei tempi di ricarica. Ebbene, molti costruttori hanno pensato di aggirare momentaneamente il problema semplicemente aumentando la capacità delle proprie batterie in modo tale da garantire ai consumatori meno stress alla ricerca di una colonnina.
È dunque partita la caccia al numero più alto, che ha ormai raggiunto anche le tre cifre. Ma il collo di bottiglia di una simile operazione compare sulla bilancia, dove la soglia delle due tonnellate è ormai vincolo di riferimento per tutti gli addetti ai lavori. Tonnellaggio impensabile fino a poco tempo fa quando solo i maxi-SUV sfioravano questo antipatico traguardo.
Se non altro la collocazione delle batterie sotto il pianale nella quasi totalità dei casi consente di tenere il baricentro molto basso e di non sacrificare la capacità del bagagliaio come avviene per esempio nelle auto a GPL o a metano. Grandi accumulatori significa anche più potenza per muovere la vettura e una modifica della taratura generale in considerazione del peso maggiorato. In questa guida non approfondiremo comunque gli ultimi sviluppi in tema di batterie, nello specifico a proposito della ricerca di materiali più leggeri, ma andremo a illustrare alcuni dati che possono aiutarci a comprendere meglio l’incidenza della batteria sulla massa complessiva di un’auto elettrica.
Auto elettriche più leggere: la classifica delle top 10
POSIZIONE | MODELLO | PESO |
1 | Dacia Spring | 970kg |
2 | Smart Fortwo | 1095 kg |
3 | Renault Twingo | 1168 kg |
4 | BMW i3 | 1270 kg |
5 | Fiat Nuova 500 | 1290 kg |
6 | Mini Cooper SE Electric | 1365 kg |
7 | Opel Corsa | 1455 kg |
8 | Peugeot 208 | 1455 kg |
9 | DS 3 E-Tense | 1525 kg |
10 | Honda e | 1525 kg |
In cima alla classifica della Top-10 relativa alle auto più leggere troviamo la Dacia Spring. L’ultima arrivata del marchio romeno ha già sbaragliato il mercato per il suo prezzo aggressivo (il listino parte da 19.900€) e lo fa anche per quanto riguarda la scelta di alcuni materiali. Su tutti i cerchi “FlexWheel” da appena 14” realizzati in lamiera perforata. La batteria agli ioni di litio ospita 27,4 kWh (26,8 utilizzabili) e un modulo complessivo da 72 celle che sulla bilancia influiscono per 186 kg. Il peso totale si ferma così a 970 kg, un dato che straccia nettamente le sue rivali e paragonabile alle segmento-B con motore termico (anche la sorella Sandero supera la tonnellata). Anche per questo il motore è tutt’altro che potente con i suoi 45 CV che rendono Dacia Spring l’auto elettrica più lenta del lotto.
La medaglia d’argento, a debita distanza dalla Spring, spetta alla Smart Fortwo. Sulla bilancia la piccola di casa Mercedes tocca i 1095 kg a secco e la sua batteria è decisamente più ridotta rispetto a quella della Dacia: 17,6 kWh (16,7 utilizzabili). Nonostante questo l’aggravio complessivo è di 160 kg, dunque un valore di poco inferiore alla rivale. Il confronto è poi impietoso se si considera la precedente generazione, che oggi pare leggera come una piuma con i suoi 860 chilogrammi.
Al terzo posto e dunque sul gradino più basso del podio troviamo la Renault Twingo. La citycar della Losanga conquista la medaglia di bronzo anche nelle immatricolazioni dei primi otto mesi del 2021, con circa 4.000 unità vendute. Nonostante qualche compromesso Twingo rimane una soluzione molto appetibile grazie alla sua maneggevolezza dovuta proprio al peso contenuto. Rispetto alla Smart Fortwo paga 90 centimetri in più di lunghezza ma solo una settantina di chili (1168 in totale, 250 in più della versione a benzina). La batteria da 21,4 kWh è realizzata in collaborazione con LG Chem e trova posto in modo furbo sotto i sedili anteriori. L’accumulatore pesa comunque solamente 165 kg.
Subito sotto troviamo un piccolo capolavoro ingegneristico come BMW i3. Si tratta di una delle auto pioniere nel mercato dell’elettrico che però non hai mai sfondato del tutto. Di fatto, con il piano programmato dalla Casa bavarese, la i3 sarà a tutti gli effetti un veicolo tester per provare alcune soluzioni che vedremo successivamente montate sui futuri modelli del gruppo. Ancora oggi si riesce comunque a trovare a ottime cifre sul mercato dell’usato, forte di diversi restyling avvenuti nel corso della sua carriera. il suo peso complessivo è di 1270 kg, risultato notevole se si considera la batteria da 42,2 kWh che incide solo in minima misura sull’intera massa.
Se con BMW i3 parliamo già di una macchina che consente di divertirsi al volante, ecco che con Fiat Nuova 500 torniamo a concentrarci su un utilizzo quasi esclusivamente urbano. Rinnovata a inizio 2021 (trovate la guida completa nel nostro blog) è rimasta leader di mercato nel segmento delle auto elettriche grazie allo sharing, forma che sappiamo essere apprezzata nella giungla urbana. Nella sua versione standard con batteria da 42 kWh, quest’ultima incide per 294 kg sulla massa complessiva che ammonta a 1290 kg. In questo frangente l’aggravio rispetto alla versione termica è considerevole (quasi quattro quintali).
Cominciamo ad avvicinarci progressivamente al segmento A con Mini Cooper SE Electric. In questo caso siamo di fronte a un aumento decisamente contenuto rispetto alla controparte a benzina, pari a circa 145 kg. La batteria però è solo modesta con i suoi 32,6 kWh (28,9 nominali) e in accoppiata a una potenza complessiva di 184 CV rende Mini Cooper SE una piccola belva difficile da ammansire.
Settimo e ottavo posto sono condivisi ex-aequo da due vetture che nascono sulla stessa piattaforma: stiamo parlando di Opel Corsa-e insieme a Peugeot 208. Entrambe montano una pila da 50 kWh dal peso singolo di 350 kg, un valore che comincia a farsi importante nell’economia globale. Il totale sale così a 1455 kg e il motore da 136 CV fa quello che può alle medio-alte andature. Lo scatto da fermo rimane comunque più che buono.
Una volta superata la linea dei quindici quintali (1500 kg) si crea un assembramento di vetture che gravitano intorno a questa misura. A spuntarla in questa speciale classifica sono DS 3 E-Tense in compagnia di Honda “e”. La francesina monta esattamente la stessa batteria di Corsa e 208 (DS fa parte dell’agglomerato Stellantis), per un valore sulla bilancia di 1525 kg che viene pareggiato dalla nipponica. Per quest’ultima il peso è alquanto significativo, visto che parliamo di una vettura lunga 3,9 metri e dotata di una pila di appena 35,5 kWh.