Annunciata lo scorso giugno BMW iX è stata in realtà lanciata già lo scorso anno come auto ufficiale della Coppa del Mondo di Biathlon (BMW è infatti main sponsor della manifestazione) e già questo dovrebbe dirci abbastanza sul target e sui contesti in cui il primo SUV elettrico dell’Elica andrà a collocarsi. Una vettura elettrica pensata per affrontare anche le condizioni più difficili come la neve e il fango e chi meglio delle nazioni regine del biathlon (su tutte la Norvegia) dove casualmente l’elettrico è già una solida realtà? Non a caso lo spot promozionale pensato per il mercato italiano mostra tutt’altra scenografia, forse anche perché “accorpato” a quello della berlina i4.
La verità è che persino il pubblico purista della Casa di Monaco ha bocciato senza mezzi termini la neonata creatura (forse ancora scottato dalla nuova Serie 1), al punto che la stessa BMW ha sfruttato sapientemente lo scenario in ottica marketing, realizzando un nuovo video di lancio che invita gli appassionati a uscire dal guscio della propria comfort-zone. La domanda di fondo vale anche per il pubblico italiano, sebbene BMW iX non sposterà i volumi vendita grazie al nostro mercato. Per quale motivo dovremmo quindi acquistare un maxi-SUV a corrente dal peso di oltre due tonnellate e mezzo? Noi proveremo a rispondervi con il consueto focus dedicato alle caratteristiche, all’autonomia e infine al prezzo della BMW iX.
BMW iX: caratteristiche
Il segreto per apprezzare le caratteristiche di BMW iX è non fermarsi alla prima impressione. Anche questo fa parte di un processo più generale in cui l’auto non è più soltanto un mezzo da guidare ma un vero e proprio salotto tecnologico, pertanto una simile complessità va spiegata al cliente affinché possa usufruirne appieno. La vettura è rientrata nella lista delle papabili “Car of the Year” 2022, tuttavia si tratta di una pura formalità e le chance di vittoria sono davvero risibili. Come avrete sicuramente intuito il design, ossia la crosta, è stato grande oggetto di discussione, per via delle forme pesanti e soprattutto lontane dalla tradizione bavarese. Non ci sono legami di parentela evidenti con le altre sorelle del marchio, i gruppi ottici sia anteriori che posteriori sono più sottili e il doppio rene sul frontale è ulteriormente snellito.
Forme nette e angoli decisi, la sezione laterale mostra passaruota rettangolari ispirati al mondo offroad, mentre le maniglie a scomparsa sottolineano il carattere premium della vettura. A richiesta è disponibile l’allestimento Pacchetto Sportivo (3.100€) che offre ulteriori personalizzazioni estetiche oltre ai cerchi da 21”. Una prima chicca di tecnologia abbinata alla praticità (filosofia che BMW riassume nell’espressione “Shy Tech”) è il tetto panoramico Sky Lounge (3.400€) con oscuramento elettrocromatico integrato. Internamente BMW iX si ispira ai boutique hotel, ma cosa significa nel concreto? “Uno spazio mobile per una maggiore qualità della vita”, voglia di mettersi al volante e sfrecciare tra le curve ma anche sensazione di completo benessere. Domina il minimalismo, sia per l’abitabilità (niente consolle e tunnel centrale) che per i comandi fisici (la voce è il nuovo strumento interattivo). Tre le possibili declinazioni di rivestimenti: “Atelier”, “Suite” e “Loft”, tutte dotati di materiali di alta qualità ed ecosostenibili.
Non è impossibile parlare di maniacalità per descrivere la dotazione tecnologica presente a bordo di BMW iX. L’interfaccia iDrive di nuova generazione alza il livello di relazione tra la vettura e il guidatore, già nel momento in cui quest’ultimo si avvicina all’auto. Presente il BMW Intelligent Personal Assistant, attivabile pronunciando la frase “Ciao BMW”, che si integra ai comandi tattili o gestuali (di serie anche Amazon Alexa). Gli unici comandi fisici rimangono il selettore del cambio e la rotella nella consolle per spostarsi tra i menù principali. I due grandi protagonisti sono tuttavia gli scenografici display centrali, quello del cruscotto da 12,3” e quello del sistema infotainment da 14,9”, semplici ma dalla grafica accattivante, in accordo con l’obiettivo di fornire al guidatore tutte le informazioni rilevanti. Per quanto concerne gli ADAS bisogna pagare a parte il sistema di telecamere a 360° (720€), e il pacchetto Driving Assistant Professional (1.750€).
BMW iX: autonomia
Anche parlando di parte elettrica siamo di fronte a una rivoluzione. BMW iX non va infatti paragonata alla sorellina iX3, che condivide la piattaforma con i motori termici. Qui è tutto inedito, il nuovo corso che avanza e vuole mantenere la Casa al vertice della categoria di cui è pioniera. L’architettura eDrive debutta con l’utilizzo di materiali volte ad alleggerire il peso rinforzando contestualmente la rigidità. Plastica in fibra di carbonio, alluminio, acciaio, tante soluzioni ragionate ma che seguono una precisa direzione: quella della sostenibilità.
Ottima l’aerodinamica (Cx di 0,25) e due differenti anime, ugualmente dotate di trazione elettrica. La XDrive 40 vanta 326 CV di potenza, una batteria da 71 kWh e fino a 425 km di autonomia. Al piano di sopra troviamo la XDrive 50, il cui propulsore genera 523 CV ed è dotato di una pila da 111 kWh, la cui autonomia massima arriva a 630 km. Due possibilità per quanto riguarda il recupero dell’energia in frenata: fisso (posizione “B”) o variabile su quattro tarature (posizione “D”). Fulminei i tempi di ricarica, grazie all’elevata tensione della batteria che accetta fino a 200 kW in ingresso, con la comodità della rete BMW Charging che offre accesso a oltre 450.000 colonnine in tutta Europa.
BMW iX: prezzo
Dopo una simile presentazione pare quasi superfluo parlare di prezzi. BMW iX non contribuisce certamente a diffondere la cultura dell’elettrico per tutti. È una delle auto più sofisticate in circolazione (o meglio lo sarà, visto che la commercializzazione è prevista dal 2022) e i contenuti, ovviamente, si pagano cari. 84.000€ la soglia di accesso per la versione 40, sconsigliabile principalmente per la batteria poco capiente. La 50 è tutta un’altra storia, ma costa 103.000€ e va ulteriormente integrata non solo aggiungendo accessori extra ma anche dispositivi essenziali come il kit di riparazione dello pneumatico (60€, una brutta caduta di stile).