Nel panorama automobilistico attuale Dacia rappresenta un player di tutto rispetto in termini di quote di mercato. Il marchio romeno, controllato dalla Renault, è entrato a gamba tesa nell’immaginario collettivo circa quindici anni addietro, con l’arrivo della Logan all’interno dei nostri concessionari. La sua filosofia è stata chiara e lineare sin dal principio: produrre macchine che costano poco.
Certo, il risvolto della medaglia è notevole eppure il Costruttore è stato capace di intercettare un ampio target disposto a rinunciare ad alcune “coccole” pur di accaparrarsi una vettura a un prezzo stracciato. La grande svolta è arrivata in seguito con Duster e Sandero, modelli che da anni rientrano come presenza fissa all’interno della Top-50 tra i veicoli più venduti. Ora che entrambe hanno raggiunto la piena maturazione ecco che Dacia cerca di guardare verso nuove sfide, a cominciare dall’elettrificazione della gamma. Su quest’onda è stata svelata nel corso del 2021 la Dacia Spring, prima auto interamente a batteria della Casa.
Dacia Spring elettrica: caratteristiche
Aprendo la pagina dedicata sul portale Dacia la prima notizia che campeggia in home page è il prezzo. Già questo dovrebbe dirci molto su ciò che la vettura ha da offrire alla causa e inoltre significa un ritorno alle origini per la Casa che intende seguire lo stesso iter. Pensandoci bene ha molto senso, se pensiamo che una delle critiche principali che vengono rivolte alle auto elettriche è proprio quello di essere care. Ma su questo torneremo alla fine del ragionamento nel paragrafo dedicato.
Parlando delle caratteristiche cominciamo dall’estetica che rimane comunque un parametro soggettivo. Se confrontiamo la Spring che le rinnovate edizioni di Sandero e Duster ci sembrerà innegabilmente di aver fatto un passo indietro. A maggior ragione se pensiamo che le auto elettriche, quasi per definizione, osano di più rispetto alle controparti termiche. Non bisogna però fare di tutta l’erba un fascio, poiché anche Spring presenta alcuni elementi distintivi.
Il frontale per esempio non è poi così vetusto, anzi, presenta luci diurne a led dal disegno accattivante e decisamente al passo con i tempi. La sezione anteriore risulta in generale la più riuscita, specialmente se paragonata al posteriore che richiama gli stilemi del brand e la vecchia generazione di Sandero. Sotto il profilo delle dimensioni, Dacia Spring rientra di diritto nel segmento A con i suoi 3,7 metri di lunghezza ma non vuole rinunciare alle velleità da SUV, come dimostrano gli abbondanti elementi in plastica. Buona l’altezza da terra della vettura (1,5 metri) che la rende adatta alla guida rialzata in città. Non mancano infine elementi a contrasto con il colore della carrozzeria per dare un po’ di vivacità all’insieme.
Salendo a bordo non mancano i nei a fronte di un unico punto a favore: l’abitabilità. C’è infatti spazio in abbondanza per i passeggeri anteriori e quelli posteriori, con a corredo un baule dalla capacità interessante (270 litri con i sedili in piedi). Innegabile tuttavia il tuffo nel passato quando si posa lo sguardo sulla plancia: sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo. Fa eccezione il cruscotto in parte digitale che non è così spiacevole alla vista.
Ogni scelta è stata fatta puntando alla massima economia e, in alcuni casi, ciò non è sempre un male. Grazie all’utilizzo di diversi materiali di recupero la Spring è incredibilmente maneggevole ma soprattutto leggera: con 970 kg è nettamente l’auto elettrica meno pesante del lotto (trovate la guida dedicata all’interno del nostro blog). I contenuti essenziali comunque non mancano, almeno nella versione più ricca. C’è un display touch da 7”, ci sono le compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay, presenti infine navigatore e retrocamera.
Dacia Spring elettrica: autonomia e ricarica
Luci e ombre anche sotto il cappello legato alla guida in elettrico. Cominciamo dai punti a favore e tra questi figura l’autonomia. 305 chilometri potenzialmente percorribili in città sono un dato più che accettabile a fronte di una batteria di 27,4 kWh (26,8 utilizzabili). Solo l’allestimento più ricco può però avere a richiesta (600€) il caricatore da 30 kW per le colonnine veloci DC che riduce i tempi di ricarica fino a un minimo di 56 minuti.
Altrimenti ci si deve obbligatoriamente armare di pazienza e attendere fino a cinque ore con il caricatore di serie da 7,4 kW. Lo sportello è collocato in corrispondenza del logo sul profilo anteriore e ospita entrambi gli ingressi di ricarica (Tipo 2 e Tipo 3). Tutte le informazioni vengono gestite anche dall’app MyDacia che consente la visualizzazione anche sul display dell’infotainment per visualizzare così i punti di ricarica e pianificare meglio i percorsi.
Per quanto riguarda la guidabilità bisogna essere abili a non farsi trarre in inganno dalla scheda tecnica. Leggere di appena 45 CV potrebbe indurre molti a guardare altrove, tuttavia è sufficiente fare un giro sui principali portali automobilistici per constatare le medesime conclusioni: si tratta di una potenza sufficiente per viaggiare in città, ossia l’habitat per cui è indicata la Spring. È quasi implicito che se avete in cantiere più di un’uscita fuori porta mensile allora dovete orientarvi altrove.
Dacia Spring elettrica: prezzo
Riavvolgiamo il nastro e ritorniamo al punto di partenza: Dacia Spring è il suo prezzo, 19.900€. Con questa cifra, che diventa quasi imbarazzante se teniamo in considerazione gli ecoincentivi, ci si porta a casa l’auto elettrica più economica del lotto in allestimento Comfort. Con questa cifra si ha di serie il climatizzatore, gli alzacristalli elettrici sia davanti che dietro, i principali airbag per la sicurezza attiva, i retrovisori elettrici e i servizi connessi dell’app MyDacia. A conti fatti non conviene paradossalmente salire ai 21.400€ della versione Comfort Plus che aggiunge i sensori di parcheggio posteriori con la retrocamera, il ruotino di scorta e il sistema di navigazione con display da 7”.
Dacia Spring comincia a uscire dai concessionari proprio in questi mesi, a cavallo tra estate e autunno 2021. Sarà la pioniera di una nuova sfida del brand che proseguirà con altri modelli interamente a pila. L’obiettivo? Rendere l’elettrico un’opportunità per tutti.