Nel 2021 è entrata in vigore in Europa la normativa che porta le auto di nuova generazione a non dover emettere più di 95 g/km di CO2. Si tratta di limiti importanti anche per i mezzi pesanti e l’obiettivo è di arrivare entro il 2050 a un impatto ambientale pari a zero come stabilito dall’Accordo sul Clima di Parigi di fine 2015.
Si tratta di un processo parallelo alla decarbonizzazione dell’industria inclusa quella automobilistica per contrastare l’effetto serra e il surriscaldamento globale. Le emissioni di Co2 sono aumentate negli anni ’50 e ’70 e hanno continuato a farlo fino al terzo millennio.
Al giorno d’oggi, stando alle analisi pubblicate dall’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico, il settore dell’automobile concorre per il 14% alla produzione totale di CO2. Il 25% è imputabile al comparto dell’energia elettrica, il 24% all’agricoltura, il 21% all’industria in generale, il 6% alla climatizzazione delle abitazioni e il 10% ad altre fonti.
Una soluzione al problema viene dalle auto elettriche e a zero emissioni e in tal senso il comparto automotive sta realizzando batterie sempre più efficienti per una migliore gestione energetica anche e soprattutto a livello di emissioni di CO2.
In tal senso si muove anche Volkswagen con la gamma ID nel settore della mobilità elettrica e la volontà di vendere nel 2033 solo auto elettriche in Europa, due anni prima del margine ufficiale della UE.
Dal Dieselgate alla leadership del mercato delle elettriche
Nessuno è stato colto di sorpresa dalla novità e la creazione della Volkswagen ID 3 era stata lanciata già nel 2020, mentre la Volkswagen ID 4 sta conquistando un numero crescente di clienti in tutto il mondo e in Europa è amata in particolare dalle famiglie.
Vediamo allora quali sono i modelli che pongono Volkswagen quale leader nel mercato delle auto elettriche.
La prossima sarà la Volkswagen ID.1
La famiglia ID è destinata a crescere rapidamente e il brand ha annunciato 10 nuovi modelli che saranno presentati prima del 2026 a partire dalla Volkswagen ID.1. Il suo prezzo sarà sotto la barriera psicologica dei 25.000 euro, salito rispetto ai 20.000 precedentemente annunciati a causa dell’inflazione e si propone come modello elettrico più economico della casa automobilistica.
A seguire si presenterà un crossover delle stesse dimensioni, la Volkswagen ID.2 che vuole competere con la Pegeout e-2008 o l’Opel Mokka-e. In questo caso si pensa che il prezzo minimo sarà intorno ai 28.000 euro. Infine per il 2023 è previsto il primo restyling della Volkswagen ID.3.
In generale la gamma ID prenderà il posto delle macchine tradizionali con motori termici e si aggiornerà periodicamente proprio a partire dalla ID.3, che si pensa, come afferma il brand che “farà un salto significativo e notevole in termini di qualità, materiali e stabilità del sistema”. Ci sono diversi modi in cui la macchina deve migliorare e il risultato finale sarà l’aumento delle prestazioni.
Le piattaforme al centro della produzione
Al centro della mobilità elettrica prevista da Volkswagen non ci sono più i singoli modelli, ma le piattaforme di sviluppo. In altre parole il Gruppo Volkswagen concentrerà la produzione per piattaforme e non per modelli: pensiamo alla ID.4 e alla Škoda Enyaq, modelli gemelli prodotti in due stabilimenti diversi. È una questione di costi con cui si intende raggiungere un margine di profitto dell’8 per cento entro il 2025.
Come si può vedere le singole case automobilistiche si stanno impegnando a rispettare gli accordi di Parigi del 2015 e la volontà dell’Europa di passare interamente all’elettrico entro il 2033. In tale contesto si affermano aziende specializzate nella realizzazione di wall box come DazeTechnology, che presenta la migliore e più efficace e sicura soluzione per la ricarica domestica di auto elettriche. Contattaci per saperne di più!