Salta a bordo della tua auto elettrica e preparati per un viaggio ecologico attraverso le bellissime Langhe! Questa regione, a cavallo tra le province di Asti e Cuneo, è celebre per gli indimenticabili versi di Cesare Pavese a cui ha donato i natali (“Le Langhe non si perdono…”) e per i suoi innumerevoli prodotti enogastronomici di cui basta citare solamente alcuni esempi per comprendere il calibro della qualità dei prodotti di queste terre generose: Barolo, Barbera, Dolcetto, Barbaresco e molti altri.Ci troviamo nel basso Piemonte, non troppo distanti dal confine con la Liguria. Dal 2014 la regione è stata eletta Patrimonio Mondiale UNESCO e rappresenta un luogo ideale per un’avventura su strada a emissioni zero, adatta anche per i principianti dell’auto elettrica grazie alla buona copertura di punti di ricarica e di ricarica rapida nell’area, segno di una particolare attenzione delle amministrazioni locali alla sostenibilità, alla conservazione del territorio e all’innovazione in campo tecnologico in un’area profondamente e orgogliosamente rurale; dimostrando che le due anime solo apparentemente contrapposte possono convivere, e anzi, sostenersi e rafforzarsi l’una con l’altra.

Alta e Bassa Langa: ai piè dei monti

La zona delle Langhe è sostanzialmente divisa in Alta e Bassa Langa. Queste includono numerosi comuni disseminati lungo un interminabile e ondeggiante susseguirsi di dolci catene collinari, dai rilievi lunghi e sottili da cui il nome “Langhe” (lingue), in cui i filari dei vitigni collocati lungo linee rette disegnano una trama ordinata risalendo faticosamente in quota verso zone dai contorni più aguzzi e selvaggi. dominate da possenti arbusti e ripidi vallate dove nascono le famose nocciole, i nobili tartufi e tanti gustosi prodotti caseari. come la robiola e la toma, riconosciuti per la loro qualità in tutto il mondo.

Entrambe queste aree sono adatte per una breve gita “toccata e fuga”, soprattutto se non si risiede troppo distanti da queste zone, ma a maggior ragione per soggiorni più lunghi, che sono senz’altro la soluzione migliore se ci si vuole immergere a pieno nel clima tranquillo, laborioso ed elegante dei borghi langaroli.

Una gita in giornata nella Langhe: Alba con torri, tartufi e cantine

Anche se non si ha molto tempo a disposizione e si vogliono visitare le Langhe in auto elettrica, esistono diverse opzioni per godersi il viaggio in tranquillità in compagnia di un mezzo non inquinante e rispettoso dell’ambiente circostante, facendo visite sorprendenti e scoperte interessanti.

Uno dei suggestivi itinerari da vivere in una giornata ci porta direttamente partendo da Asti in direzione sud, lungo l’A33 fino ad arrivare dopo poco più di mezz’ora di viaggio ad Alba, un tempo chiamata “La città delle cento torri” e oggi nota, tra le altre cose, per il suo tartufo bianco dalle proprietà organolettiche uniche e inconfondibili.

Da qui è possibile lasciar caricare l’auto in uno dei numerosi punti di ricarica che si possono trovare anche a ridosso del centro storico e passare un paio d’ore perdendosi a piedi nel reticolato di vicoli che attraversano la cittadina fino a giungere alla millenaria Cattedrale di San Lorenzo, un imponente edificio in stile romanico che domina la piazza, per poi discendere brevemente il corso per una imperdibile visita al Complesso della Maddalena, dove è possibile l’antico cortile del convento delle suore domenicane più volte riplasmato nel corso dei secoli, dando luce a una continua trasformazione e innovazione in stile razionalista. Nei giorni nostri, tra le altre attività del complesso, si trova la sede del Museo del Tartufo, e durante tutto l’autunno nel sottostante ampio cortile porticato ha luogo la grande Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.

La breve distanza tra i diversi punti di interesse di Alba consentono di trascorrere una mattinata passeggiando tra i vicoli, mentre per il pranzo è possibile fermarsi in una delle locande locali oppure avventurandosi in auto uscendo dalla città verso uno dei numerosi agriturismi della zona che servono piatti tipici, iniziando il pasto con un tradizionale Tajarin (tagliolini) conditi con burro e il nobile Tartufo Bianco d’Alba o dei classici Agnolotti del Plìn, mentre come secondi piatti scegliendo tra una Carne all’Albese tagliata al coltello, una Finanziera Piemontese o qualche cremosa e morbida fetta di Vitello Tonnato.Nel pomeriggio, la cosa migliore è avviarsi verso uno dei borghi più vicini e suggestivi situato nei dintorni, puntando a nord-est seguendo il corso del fiume Tanaro, si può attraversare la regione del Barbaresco visitando l’imponente Castello che domina la vallata e fare qualche acquisto in una delle numerose cantine del borgo per giungere poi a Neive, uno dei borghi più belli d’Italia con un centro storico a misura d’uomo, ricco di chiese curate e della famosa Torre dell’orologio che svetta al centro del paese. Dal borgo, si può concludere la giornata visitando una delle distillerie più famose d’Italia, la distilleria Levi, oppure passeggiando in direzione di una delle attrazioni che costellano qui e là tutto il paesaggio delle langhe, la panchina gigante #23.

Due giorni nelle Langhe: di colori pastello e panchine giganti

Con a disposizione un giorno in più per vivere un weekend in auto elettrica all’insegna di salutari passeggiate e del buon vino si moltiplicano esponenzialmente le possibilità offerte dalla regione. Si può andare a caccia, come accennato, delle Panchine Giganti, parte di un progetto artistico (il Big Bench Community Project) nato proprio in queste zone e che oggi raggiunge ogni angolo del continente con ben 330 panchine disseminate in quasi tutti i paesi d’Europa, dalla Norvegia alla Romania. Partito nel 2010 dal designer americano Chris Bangle, questo progetto vede sorgere, soprattutto nei punti più suggestivi e panoramici, panchine di dimensioni esagerate per evocare nei visitatori le tipiche emozioni di meraviglia e stupore tipiche dei bambini, offrendo anche un piccolo sostegno all’economia delle comunità locali.

Con un intero weekend è possibile aggiungere al proprio tragitto mete di prim’ordine, come il Castello di Roddi e di Grinzane Cavour, e località ricche di storia come La Morra, per poi giungere al borgo di Barolo con le sue distese di cantine, vitigni di classe e il rinomato WiMu – il Museo del Vino. In quest’area sorge poi la Cappella delle Brunate, famosa per i suoi colori pastello che possono ricordare per qualche strano parallelo i colori tipicamente vividi e allegri di alcuni luoghi del centroamerica.La seconda giornata può tranquillamente concludersi in una località a scelta tra Monforte d’Alba, Serravalle Langhe o Dogliani, tutte egualmente meritevoli di una visita e di una ricca cena a base di una tradizionale Bagna Cauda, di un sostanzioso GranBollito Piemontese o un Brasato al Barolo, concludendo con dolci di cui si ha solo l’imbarazzo della scelta, partendo dal Bonét, il tipico dolce al cucchiaio delle Langhe a base di uova, zucchero, latte, cacao, amaretti secchi e liquore. Oppure preferendo i meno impegnativi Baci di Dama, gli Amaretti o una fetta di Torta alle Nocciole tanto amata dai più piccoli.

Nelle Langhe per tre giorni tra… La Luna e i falò

Per il terzo giorno nelle Langhe si potrebbe pensare di arricchire culturalmente il proprio soggiorno dedicandosi all’arte e alla letteratura, facendo una visita al paese natale del poeta Cesare Pavese, originario di Santo Stefano Belbo, paese dove oggi si colloca la “Fondazione Pavese” e sede dell’omonimo museo dedicato all’artista, in cui vengono conservati numerosi cimeli e manoscritti originali di uno degli scrittori più amati dell’epoca contemporanea.

Si può anche approfittare di un lungo fine settimana per approfondire l’esplorazione delle zone più selvagge e meno modaiole dell’Alta Langa, meno frequentate e decisamente autentiche. Per queste zone si consiglia di premunirsi con un pieno di carica prima di intraprendere i percorsi, fatti di molti saliscendi e tornanti che saranno un ottimo test per provare i consumi della nostra macchina elettrica. Belvedere Langhe è un ottimo biglietto da visita dell’intera zona, per il suo immenso panorama che abbraccia l’intero territorio delle Langhe fino alle Alpi. Altri centri assolutamente da visitare in quota sono il borgo e il castello di Sale Langhe, il paese di Montezemolo famoso per la sua produzione di miele, Bossolasco sede di mostre e conosciuto per le sue rose fino ad arrivare al paese di Mombarcaro, “Vetta delle Langhe”.

In questi luoghi è possibile viziare il proprio palato con numerosi piatti: Gnocchetti alla Toma, Polenta con bagna ‘d l’infern, Cinghiale al Civet, Coniglio all’Arneis, sono solo alcune delle antiche ricette tramandate fino ad oggi che è possibile trovare in quasi tutte le osterie e trattorie dell’area.

Nelle Langhe in elettrico: una vacanza adatta a tutti

Ci sono diverse possibilità per vivere itinerari di uno, due o tre giorni nelle Langhe e spazi per ogni tipo di attività per scoprire le meraviglie che offrono. Questa terra dai vitigni rigogliosi, dove in cima a ogni collina siedono castelli imponenti e antichi borghi, è possibile vivere una serena vacanza di relax, di stampo gastronomico, storico, culturale, o affrontando lunghe camminate all’insegna dello sport e dell’attività fisica.

Le Langhe, soprattutto nel periodo autunnale, si rivelano come una delle destinazioni più affascinanti d’Italia per la nostra auto elettrica, grazie all’ottima rete di stazioni di ricarica presenti anche nei piccoli centri, regalandoci un assaggio autentico di tradizione e bellezza, il tutto con un’impronta ecologica sostenibile.