Siete ancora indecisi se acquistare un’auto elettrica? In questo articolo vi forniremo una più che valida ragione per passare a una vettura 100% green. Stiamo parlando del bollo auto, ossia la tassa di possesso di un’autovettura registrata al PRA (Pubblico Registro Automobilistico), voce di spesa da versare ogni anno alle regioni o, nel caso di Friuli-Venezia Giulia e Sardegna, direttamente all’Agenzia dell’Entrate.

Molto spesso gli automobilisti hanno difficoltà nel reperire informazioni in merito al pagamento del bollo, per esempio a proposito delle scadenze oppure sull’importo effettivo da versare. Fortunatamente i portali regionali ma anche quelli di settore, a cominciare dall’Agenzia dell’Entrate e dall’ACI, forniscono tutti gli strumenti in grado di orientarsi per calcolare con efficacia e precisione sia l’importo dovuto che il termine temporale per procedere al pagamento.

Di norma il bollo auto si paga entro la fine del mese successivo a quello di immatricolazione della vettura: per esempio, se l’auto è stata immatricolata il 26 novembre allora dovrò pagare entro il 31 dicembre (in questo caso è davvero difficile da scordare). L’obolo va versato indipendentemente dall’utilizzo dell’auto durante l’anno e il suo valore dipende da due fattori principali: la potenza (CV o kW) e la classe inquinante. Dai portali dedicati si accedono a molteplici funzionalità, tra cui l’utilissimo status per verificare il pagamento effettuato, in modo tale da evitare spiacevoli inconvenienti burocratici. Per quanto riguarda il 2021 solamente alcune regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Campania) hanno posticipato la scadenza in virtù del protrarsi dell’emergenza pandemica, tuttavia pagare è davvero semplicissimo: il bollo auto è infatti uno dei servizi telematici più digitalizzati in assoluto, non mancano comunque le possibilità di transazione in prima persona.

Bollo auto elettriche: quanto costa?

La risposta alla domanda “le auto elettriche sono obbligate a pagare il bollo?” è negativa, almeno per i primi cinque anni. Ma se siete fortunati e abitate in Piemonte o Lombardia (casualmente due territori che proliferano di auto a corrente) allora sarete felici di sapere che il vostro è a tutti gli effetti un Eden fiscale dove non sarà mai richiesto il pagamento del bollo. E dopo i cinque anni? La situazione varia a seconda delle declinazioni delle amministrazioni locali, ma in generale si paga il 75% in meno rispetto a un’auto termica. Nella tabella sottostante trovate il riassunto regione per regione.

REGIONEANNI DI ESENZIONE€/kW < 100 kW€/kW > 100 kW
Valle d’Aosta5 (8 dal 2019)2.58€3.87€
PiemontePer sempre//
Liguria52.84€4.26€
LombardiaPer sempre//
Veneto52.58€3.87€
Prov.Trento52.06€3.09€
Prov.Bolzano52.09€3.13€
Friuli VG52.58€3.87€
Sardegna52.58€3.87€
Emilia Romagna52.58€3.87€
Toscana52.71€4.26€
Umbria52.58€3.87€
Marche52.79€4.18€
Abruzzo53.12€4.69€
Lazio52.84€4.26€
Molise52.76€4.14€
Campania53.12€4.69€
Puglia52.58€3.87€
Basilicata52.58€3.87€
Calabria52.84€4.26€
Sicilia52.58€3.87€

In generale si può affermare che l’esenzione almeno quinquennale nel pagamento del bollo sia un grande vantaggio per le auto elettriche, mediamente più affamate di CV nel libretto di circolazione. Il risparmio annuo è consistente rispetto a una vettura termica e se lo estendiamo in un range di cinque anni si fa davvero interessante, quasi una sorta di incentivo nascosto. In ogni caso è un aspetto da considerare assolutamente quando si valuta l’acquisto di un’auto elettrica, parte integrante di un pacchetto di incentivi ed esenzioni che comprende l’accesso gratuito alle ZTL delle grandi città e la sosta gratuita all’interno delle strisce blu.