Concedeteci un piccolo excursus per parlare di un fenomeno alquanto singolare nell’attuale panorama delle auto elettriche. È possibile che una filosofia nata per abbracciare l’elettrico decida successivamente di convertirsi all’ibrido? Di norma il percorso si sviluppa in senso contrario, vale a dire procedendo per gradi intermedi posti tra termico ed elettrico. La tecnologia ibrida sta svolgendo proprio questo ruolo ma per alcuni la scelta giusta è stata andare controcorrente.
È il caso di Volkswagen e dell’immortale Golf, che nella precedente generazione (la settima) aveva portato per la prima volta le zero emissioni a Wolfsburg con la versione e-Golf. All’epoca (parliamo del 2014) la e-Golf faceva parte di quel ristretto nucleo di pioniere che portavano sul mercato la grande novità rappresentata dalle batterie poste sotto il motore. Le berline erano molto in voga, basti pensare a Leaf e Zoe che condividono con Golf la carrozzeria a due volumi. Ebbene Volkswagen decide di sviluppare per sé e per l’intero Gruppo una nuova piattaforma dedicata esclusivamente a vetture elettriche native, denominata MEB, che va a sostituire la collaudatissima MQB su cui la stessa e-Golf aveva visto la luce.
Dal pianale MEB sono nate le vetture della famiglia ID, che oggi costituisce la line-up interamente a pila della Casa. La e-Golf è stata dunque mandata in pensione con l’arrivo dell’ottava generazione e ha quindi compiuto un passo indietro puntando sulla tecnologia ibrida (sia “mild” che “plug-in”) e sul sempreverde contributo del gas metano. In questa guida andremo dunque a conoscere caratteristiche, autonomia e prezzo di VW Golf GTE, che fa della sportività e dei bassi consumi un connubio inedito e vincente.
Golf GTE: le principali caratteristiche
Per iniziare a parlare di Golf GTE non si può che partire dalla radice del suo nome, “GT”, che è da sempre parte dello spirito Golf in declinazione sportiva. Stiamo ovviamente parlando di Golf GTI, la versione pepata della berlina tedesca che ha fatto la storia delle compatte sportive e continua la sua tradizione anche con l’ottava generazione. In un secondo momento si è affiancata la variante sportiva a gasolio, chiamata GTD, che mirava a emulare la cugina a benzina ma con un occhio all’ambiente. Ebbene, alle due versioni tutt’ora presenti se ne accoda una terza, dichiaratamente amica dell’ambiente. Golf GTE è ufficialmente realtà.
Il propulsore è un 1.4 turbo che viene condiviso con le altre berline del gruppo, ossia Leon, Octavia e Audi A3. Proposto in due step di potenza, nella variante GTE arriva a 245 CV, lo stesso valore della GTI (mentre la GTD si ferma a 200), e conferma doti da scattista innate. A conferma di ciò testimonia il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale che garantisce trazione e tenuta di strada ai massimi livelli, anche quando ci si vuole spingere oltre. Sotto il profilo estetico i rimandi a e-Golf sono diversi, a cominciare dagli elementi blu sulla mascherina anteriore ripresi anche nell’abitacolo. Per il resto le differenze rispetto alle altre versioni sono minime: solo il badge GTE e gli specifici cerchi in lega tradiscono il carattere green della vettura. Posteriormente non ci sono i doppi scarichi ma un raccordo a motivi trapezoidali in accordo con la sua natura ecologica.
Salendo a bordo le differenze sono ancora meno visibili. Bisogna accorgersi dei dettagli come il cruscotto digitale specifico (visualizza informazioni in merito all’andamento in elettrico, optional) e l’illuminazione ambientale di colore blu in armonia con il resto della vettura. I sedili non richiamano certamente il mondo delle corse e si allineano con la filosofia eco della vettura, ma sono dotati delle funzioni di massaggio per la zona lombare, oltre che della possibilità di riscaldamento/refrigeramento (sempre a richiesta).
Completiamo la rassegna con un veloce excursus sulla tecnologia. Golf GTE offre una buona dotazione di partenza ma per accedere allo stadio avanzato occorre mettere mano al portafogli. Il navigatore è di serie ma la versione Discover Pro (1.165€) permette di avere il sistema Innovation Cockpit: l’auto si trasforma in un piccolo cinema con tre schermi totalmente interconnessi. Sono inoltre già disponibili i comandi virtuali “a sfioramento” sia sull’infotainment che sulle razze del volante, in luogo dei pulsanti fisici: una comodità a cui bisogna farci l’abitudine. Infine l’head-up display (725€), i servizi online tramite app We Connect Plus e la piastra di ricarica wireless per i telefonini.
Golf GTE: autonomia
Rispetto alle varianti ibride leggere Golf GTE porta la guida in elettrico allo stadio successivo. Due le modalità di guida: e-Mode, che consente di viaggiare totalmente avvolti dal silenzio (VW dichiara 62 km in elettrico), oppure Hybrid in cui l’elettronica combina l’apporto fornito dai due motori. Da buona corsaiola non manca la modalità Sport per chiedere il massimo alla vettura, anche perché l’auto non risulta eccessivamente pesante (poco oltre i 1500 kg, circa 100 in più della GTI). Ottimo e ormai solida certezza il cambio automatico DSG.
Molto grande la batteria da 13 kWh, peccato che in ingresso non si vada oltre i 3,6 kW. Questo significa che ci vogliono circa cinque ore per caricarla interamente dalla presa domestica. Scende a circa quattro ore con una wallbox tradizionale da 7,4 kW, mentre è optional il cavo di ricarica Mode 3 (160€). Purtroppo il compromesso più grande è la netta diminuzione della capacità del bagagliaio, poiché il serbatoio della benzina viene spostato proprio sotto il pianale di carico: siamo a 273 litri rispetto ai 380 delle versioni termiche. Tutte le impostazioni della guida elettrica sono gestibili dall’infotainment oltre che dall’applicazione e visibili sul cruscotto digitale.
Golf GTE: prezzo
Sul capitolo prezzo occorre fare delle riflessioni accurate. Golf GTE costa 44.200€ di listino, una cifra superiore rispetto alla GTD (42.250€) e alla GTI (40.250€). La dotazione di serie è identica per tutti i tre modelli: cerchi in lega, clima trizona, cruise control adattivo, cruscotto digitale, fari full led, navigatore, sensori di parcheggio e avviamento keyless.
Rimangono optional la vernice metallizzata (660€), il tetto elettrico (1.125€), gli interni in pelle (2.535€), il navigatore Discover Pro (355€) e i fari led matrix (1.015€). A 39.200€ c’è la variante meno potente eHybrid da 204 CV che fa scendere davvero a pochi compromessi. Di conseguenza il consiglio è di fare bene i vostri calcoli.