L’avanzamento della tecnologia e la crescente consapevolezza ambientale stanno spingendo sempre più persone ad adottare veicoli elettrici. Di conseguenza, l’installazione di wallbox di ricarica sta diventando una necessità sempre più rilevante anche nei condomini italiani. Tuttavia l’installazione di una wallbox in un contesto condominiale richiede attenzione a diversi aspetti, tra cui la normativa vigente.

Normativa sull’installazione di wallbox in condominio

L’installazione delle wallbox di ricarica elettrica in condominio è soggetta alle disposizioni stabilite dall’articolo 17-quinquies del Decreto legge 83/2012, intitolato “Semplificazione dell’attività edilizia e diritto ai punti di ricarica”. Questo articolo del decreto stabilisce quanto segue:

Fatto salvo il regime di cui all’articolo 1102 del codice civile, le opere edilizie per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica dei veicoli in edifici in condominio sono approvate dall’assemblea di condominio, in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall’articolo 1136, secondo comma, del codice civile.

Dal momento che l’installazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici può comportare modifiche all’impianto elettrico del condominio è necessario ottenere il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e un numero di voti pari a almeno un terzo dei millesimi complessivi dell’edificio durante la seconda convocazione dell’assemblea condominiale.

In aggiunta, considerando che l’articolo 1135 del Codice Civile impone la costituzione di un fondo per le opere di manutenzione straordinaria, è altresì necessario deliberare in assemblea la creazione di un fondo specifico per l’installazione dell’impianto di ricarica. Questa delibera è considerata nulla se non è prevista la costituzione del fondo. L’amministratore del condominio sarà quindi incaricato di raccogliere le quote stabilite prima dell’inizio dei lavori o a Stato di Avanzamento Lavori (SAL).

Nel caso in cui non si raggiunga la maggioranza richiesta durante l’assemblea, il condomino, o il gruppo di condòmini interessati, può decidere di procedere all’installazione a proprie spese. Infatti l’articolo 1102 del Codice Civile concede a ciascun condomino il diritto di utilizzare le parti comuni per scopi personali, a condizione che ciò non ne alteri la destinazione e non ostacoli gli altri condòmini nell’uguale utilizzo. Se in seguito altri condòmini volessero beneficiare delle nuove installazioni, potrebbero partecipare alle spese di realizzazione e manutenzione dell’opera, ottenendo così i vantaggi derivanti dall’aggiornamento. Una volta ottenuta la delibera per l’installazione delle wallbox, nel caso in cui queste non siano sufficienti per tutti i condòmini che ne beneficeranno, sarà necessario stabilire le modalità d’uso e identificare un metodo per attribuire e calcolare correttamente i costi di ricarica. Questo consentirà all’amministratore del condominio di addebitare in modo accurato le spese ai condòmini che utilizzano il servizio.

Incentivi per l’installazione di wallbox in condominio

A livello di incentivi, la Legge di Bilancio del 2019 ha introdotto un’importante misura a favore della promozione della mobilità sostenibile. In particolare, ha istituito una detrazione fiscale del 50% sulle spese documentate sostenute per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica destinate ai veicoli alimentati a energia elettrica.

Successivamente, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) datato 4 agosto 2022, convertito in legge tramite il decreto Milleproroghe del 2023, si è assistito a un ulteriore passo avanti in questa direzione. La detrazione fiscale è stata aumentata dall’originario 50% all’80%. Questo ampliamento dell’agevolazione ha dimostrato l’impegno del governo nel promuovere l’adozione di veicoli elettrici e l’installazione delle relative infrastrutture di ricarica.

Un ulteriore supporto è arrivato tramite il Superbonus 110%, una misura che ha suscitato notevole interesse. Tuttavia va sottolineato che tale incentivo è riconosciuto solo nel caso in cui l’installazione della stazione di ricarica sia parte di un intervento edilizio più ampio, volto all’efficientamento energetico o alla riqualificazione degli edifici. Questo requisito mira a favorire la realizzazione di progetti complessi e integrati che contribuiscano alla sostenibilità globale degli edifici e delle aree circostanti.

È opportuno notare che nel corso del 2023 sono state apportate alcune correzioni a questa normativa al fine di affinare e ottimizzare l’efficacia delle agevolazioni. Queste correzioni rappresentano un segno tangibile dell’attenzione del legislatore nel perfezionare l’ambito normativo per la promozione della mobilità elettrica.

Passaggi per l’installazione in condominie

  1. Verifica della potenza elettrica disponibile: prima di procedere con l’installazione, è essenziale verificare se l’infrastruttura elettrica del condominio può supportare la potenza richiesta dalla wallbox. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un potenziamento dell’impianto.
  2. Richiesta di autorizzazione: il condomino o fruitore che desidera installare una wallbox deve notificare al condominio la propria intenzione. La richiesta deve includere informazioni dettagliate sulla posizione proposta per l’installazione e sulla potenza della wallbox.
  3. Delibera dell’assemblea condominiale: l’assemblea condominiale deve deliberare sull’approvazione dell’installazione della wallbox. La maggioranza dei condomini deve essere favorevole affinché la richiesta venga accettata.
  4. Progettazione e installazione: una volta ottenuta l’approvazione, è necessario procedere con la progettazione dell’installazione e l’acquisto della wallbox. L’installazione deve essere eseguita da professionisti qualificati e nel rispetto delle norme di sicurezza.