17 mar 2025
Distanza pannelli fotovoltaici dal vicino: regole e normative per evitare problemi legali
Normative, distanze minime e consigli pratici per installare pannelli solari senza conflitti con i vicini
L'installazione di pannelli fotovoltaici è una scelta intelligente per chi desidera ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, quando si tratta di posizionare un impianto solare, è fondamentale rispettare le distanze minime dal vicino, seguire le normative vigenti e ottenere eventuali autorizzazioni necessarie.
Le domande più comuni riguardano:
Qual è la distanza minima tra i pannelli solari e il confine di proprietà?
Servono autorizzazioni specifiche per installare un impianto vicino a un’altra abitazione?
Cosa succede se il vicino si oppone?
Esistono regolamenti particolari per i condomini?
In questo articolo esploreremo tutte le normative e i regolamenti da conoscere per installare il proprio impianto nel rispetto delle leggi ed evitare possibili dispute.
Normative sulla distanza dei pannelli fotovoltaici dal confine
L’installazione di impianti solari è regolata da diverse leggi a livello nazionale, regionale e comunale. In generale, la normativa prevede delle distanze minime dal confine per garantire il diritto di veduta e prevenire eventuali conflitti con i vicini.
Il quadro normativo nazionale
A livello nazionale, la regolamentazione è principalmente stabilita dal Codice Civile, che disciplina la distanza minima tra le costruzioni e le proprietà confinanti. Secondo l’articolo 873 del Codice Civile: “Le costruzioni su fondi finitimi, se non unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri.”
Anche se i pannelli fotovoltaici non sono considerati strutture edilizie tradizionali, potrebbero comunque essere soggetti a questa regola, soprattutto se installati su pensiline, tettoie o supporti fissi.
Inoltre, il Decreto Legislativo 28/2011 stabilisce che i piccoli impianti su edifici (fino a 20 kW) non necessitano di autorizzazioni, a meno che non vi siano particolari vincoli ambientali o paesaggistici.
Regolamenti edilizi e urbanistici locali
Ogni comune può adottare regolamenti specifici, stabilendo distanze minime differenti per l’installazione dei pannelli solari. Alcune città impongono limitazioni più rigide per tutelare il paesaggio urbano o evitare problemi di ombreggiamento tra edifici vicini.
Come verificare la normativa locale?
Consultare il Piano Regolatore Generale (PRG) del proprio comune.
Verificare il Regolamento Edilizio Comunale (disponibile online o presso l’ufficio tecnico).
Chiedere informazioni a un tecnico qualificato (geometra, architetto o ingegnere).
Distanza minima per installare pannelli solari vicino al confine
La distanza minima per l’installazione di pannelli solari dipende da vari fattori, tra cui tipologia di impianto, ubicazione e regolamenti locali.
Requisiti generali previsti dalla legge
Nella maggior parte dei comuni italiani, la distanza minima tra pannelli fotovoltaici e il confine di proprietà è:
1,5 metri per impianti a terra.
3 metri se i pannelli sono installati su strutture fisse (tettoie, pergole).
Nessun limite se i pannelli sono aderenti al tetto dell’edificio (in alcuni comuni).
Eccezioni:
Se i pannelli sporgono oltre il tetto, potrebbero essere considerati una costruzione e soggetti a distanze minime.
In alcuni comuni, le distanze possono essere ridotte con il consenso del vicino.
Deroghe e accordi con il vicino
Esistono alcune situazioni in cui è possibile installare i pannelli anche a una distanza inferiore rispetto a quella standard:
Accordo scritto tra le parti: se il vicino è d’accordo, si può firmare un atto notarile che autorizza l’installazione a distanza inferiore.
Deroga urbanistica: alcuni comuni consentono installazioni più ravvicinate per favorire la transizione energetica.
Consiglio: prima di procedere con un’installazione vicina al confine, è sempre meglio discuterne con il vicino per evitare possibili contestazioni.

Autorizzazioni necessarie per impianti fotovoltaici vicino ai confini
Uno dei dubbi più comuni riguarda la necessità di permessi e autorizzazioni per installare pannelli solari vicino a una proprietà confinante.
Permessi comunali e regolamenti specifici
Per la maggior parte delle installazioni residenziali, è sufficiente presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), senza bisogno di permessi specifici. Tuttavia, nei seguenti casi, potrebbero essere richieste autorizzazioni aggiuntive:
Aree soggette a vincoli paesaggistici (centri storici, zone protette).
Edifici di valore storico o tutelati dalla Soprintendenza.
Installazioni in condomini che modificano la facciata o le parti comuni.
Quando serve il consenso del vicino?
Di solito, non serve il consenso del vicino per installare pannelli solari, a meno che:
L’impianto sporga oltre il confine.
Ci sia un impatto significativo su ombra e riflessi solari.
Si tratti di un’installazione condominiale che coinvolge più unità abitative.
In caso di dubbi: consultare un esperto legale o un tecnico abilitato per verificare i propri diritti e doveri.
Cosa fare per installare pannelli fotovoltaici senza rischi legali?
Installare un impianto fotovoltaico è un ottimo investimento, ma è essenziale seguire le normative vigenti per evitare dispute con i vicini.
Passaggi consigliati:
Verificare le distanze minime richieste nel proprio comune.
Consultare un tecnico specializzato per assicurarsi che l’impianto sia a norma.
Comunicare con i vicini per prevenire contestazioni.
Ottenere eventuali autorizzazioni necessarie (se richieste).
Monitorare la manutenzione dell’impianto per evitare problemi futuri.
Seguendo queste linee guida, è possibile godere dei vantaggi dell’energia solare senza incorrere in problemi legali e nel massimo rispetto delle regole.
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