L’impulso alla mobilità sostenibile passa attraverso la diffusione dei veicoli green. Secondo il Rapporto Acea 2024, “Vehicles on European Roads” i veicoli circolanti su strada sono in aumento, ma la loro crescita non equipara la diffusione dei veicoli green, dove la percentuale elettrica e plug-in hybrid si assesta intorno all’1,2%. Tuttavia, lo sviluppo è ottimistico secondo le statistiche di Motus-E, che identifica 251.023 auto elettriche circolanti in Italia al 30 giugno 2024, con un ottimo andamento sulle nuove immatricolazioni.
A contribuire alla diffusione ecologica subentrano incentivi propulsori in Italia, come il fondo di 8 milioni messo a disposizione dal Ministero dei Trasporti dal 26 agosto 2024 per imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi. Oppure i 6 milioni del piano investimenti della Regione Lombardia di aprile 2024, per aiutare le micro, piccole e medie imprese a sostituire le flotte aziendali con veicoli green. Sempre il Rapporto ACEA 2024 dimostra infatti che i veicoli a benzina e diesel costituiscono attualmente oltre il 60% dei parchi auto aziendali.
Tuttavia, il mercato dei veicoli green è ancora in parte enigmatico e difficilmente accessibile da un punto di vista economico per molti consumatori. Scopriamo quindi in cosa si differenziano le tipologie di veicoli green, i benefici che garantiscono e le sfide con cui si confrontano nell’ottica di uno sguardo futuribile e ambizioso sulla mobilità quotidiana.
Tipi di veicoli green
I veicoli green sono mezzi ecologici alimentati, interamente o quasi, da fonti di energia alternative ai combustibili fossili. Si differenziano per il tipo di alimentazione: elettrica, ibrida o a idrogeno.
Veicoli elettrici a batteria (BEV)
I BEV (Battery Electric Vehicles) sfruttano unicamente l’energia elettrica contenuta nel pacco batterie come fonte di alimentazione motrice. Non dispongono di fonti di energia ausiliari a bordo, per questo necessitano che la batteria sia ricaricata con una presa di rete elettrica presso stazioni di ricarica pubblica e domestica.
Veicoli ibridi (HEV)
Gli HEV (Hybrid Electric Vehicles) sono invece dotati di due propulsioni distinte che lavorano in sinergia: un motore elettrico e uno o più motori a combustione interna, solitamente a benzina. In questo caso, la componente elettrica si autoalimenta durante la marcia, senza necessità di una fonte di energia esterna, ma può coprire solo brevi distanze.
Veicoli ibridi plug-in (PHEV)
Anche i PHEV (Plug-In Hybrid Electric Vehicle) sono dotati di un motore elettrico e di uno o più motori termici. Tuttavia, hanno una batteria più grande rispetto ai veicoli ibridi convenzionali, per questo possono percorrere distanze più ampie e coprire velocità più elevate con il solo motore elettrico. In questo caso, la batteria può essere caricata sia internamente, sfruttando l’energia cinetica che viene prodotta durante la marcia, sia esternamente tramite la presa elettrica di una stazione di ricarica pubblica o domestica.
Veicoli a celle a combustibile a idrogeno (FCEV)
I FCEV (Fuel Cell Electric Vehicles) sono veicoli green che utilizzano l’idrogeno come fonte di alimentazione energetica primaria. Per farlo, si servono di centinaia di celle a combustibile, che convertono l’idrogeno presente nel serbatoio in elettricità attraverso un processo elettrochimico a reazione con l’ossigeno presente nell’aria, generando come prodotti di scarto solo calore e vapore acqueo.
Vantaggi dei veicoli green
Non sono solamente le normative, come il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel dal 2035, ad avvicinare i consumatori ai veicoli green. La consapevolezza ecologica e la spinta all’innovazione, unite a una maggiore sicurezza su strada e alle potenzialità offerte dai combustibili alternativi spingono l’automobilista contemporaneo a interessarsi alle prospettive future in termini di mobilità. Vediamo nel dettaglio quali sono i benefici in gioco.
- Riduzione emissioni climalteranti e inquinamento acustico: i veicoli green rispondono agli obiettivi dell’UE, che punta a ridurre le emissioni inquinanti del 60% entro il 2030. A guidare il cambiamento sostenibile c’è l’elettrico che, su una media europea, riduce le emissioni climalteranti del 55% rispetto a un veicolo di pari peso e potenza alimentato a benzina. I veicoli ad alimentazione ecologica, poi, sono più silenziosi rispetto agli equivalenti a motore termico, contribuendo così alla riduzione dell’inquinamento acustico, in eccesso soprattutto all’interno dei perimetri urbani.
- Migliore mobilità urbana: i veicoli green sono perfetti per la circolazione urbana, possono accedere alle zone di traffico limitato e sono esenti dal pagamento delle strisce blu. Un ulteriore incentivo alla mobilità sostenibile per migliorare lo stile di vita in città.
- Costi di manutenzione più bassi: nel caso di veicoli ibridi o elettrici, l’utilizzo più o meno consistente del motore elettrico riduce i costi di manutenzione delle parti meccaniche di un motore a combustione interna. La batteria di un motore elettrico è progettata infatti per durare circa 8-10 anni.
- Costi di consumo più bassi: i veicoli green possono coprire distanze maggiori a costi di consumo inferiori rispetto alle auto a benzina o diesel. Un’auto elettrica, infatti, consuma quattro volte di meno rispetto a un’auto con motore termico di pari peso e dimensioni e due volte di meno rispetto all’equivalente plug-in-hybrid.
- Possibilità di ricarica domestica: nel caso di un veicolo BEV o PHEV, è possibile ricorrere a un rifornimento domestico tramite l’installazione di una colonnina di ricarica, come le nostre Dazebox, comodamente a casa, nel proprio garage o nel parco auto condominiale.
- Incentivi a sostegno dell’acquisto: gli iniziali costi impegnativi per l’acquisto di un veicolo green sono però supportati dagli incentivi governativi, come l’Ecobonus auto 2024, attraverso cui il governo italiano ha stanziato un miliardo di euro per l’acquisto di veicoli non inquinanti.
- Costo dell’assicurazione auto più basso: la maggiore sicurezza di un veicolo elettrico o ibrido e la sua appartenenza a una classe di merito giocano a favore nel calcolo del premio assicurativo, con un risparmio medio tra il 10% e il 30% rispetto a quando si sottoscrive una polizza per le auto a diesel o benzina.
Sfide per la diffusione dei veicoli ecologici
Nonostante i vantaggi di una guida sicura, sostenibile, efficiente e ottimale per la vita in città, l’acquisto di un veicolo green richiede un investimento economico iniziale significativo. Secondo le ricerche della FIA (Federazione Italiana dell’Automobile) il costo è la questione più rilevante per i consumatori e rappresenta ad oggi una sfida al processo di elettrificazione, soprattutto per quanto riguarda i FCEV, dove il costo della cella combustibile raddoppia il costo dell’autovettura equiparata a un’equivalente elettrica. Si aggiunge la range anxiety, ovvero l’ansia che il veicolo green non possa coprire una lunga distanza in autonomia elettrica, il costo oscillante dell’energia, con previsioni di crescita in futuro, l’incertezza del mercato usato dell’elettrico e la poca disponibilità di infrastrutture di ricarica sul territorio nazionale.
Si tratta di alcuni fattori fondamentali per la valutazione dell’attuale mercato di consumatori che, in base alle proprie abitudini personali e alle proprie disponibilità economiche guardano con indecisione all’ investimento green sulla mobilità. Alcune preoccupazioni possono essere compensate da parametri di fiducia, come i costi di manutenzione quasi nulli, i bassi costi di consumo, l’autonomia elettrica media attuale che può coprire 450 km e gli investimenti governativi sull’aumento delle infrastrutture di ricarica. Tuttavia l’elettrificazione, e ancor di più lo sviluppo dei FCEV, sono parte di un processo graduale dove intervengono consapevolizzazione ecologica collettiva e ridistribuzione delle risorse economiche. La transizione sostenibile passa per prima dai consumatori e investe sulla loro propensione all’innovazione.