Il 2025 sarà l’anno delle auto elettriche, lo conferma uno studio condotto da Transport & Environment, la principale organizzazione non governativa europea in materia di decarbonizzazione dei trasporti. T&E prevede il raggiungimento di una quota di mercato compresa tra il 20 e il 24% per le auto elettriche entro la fine del nuovo anno, con una crescita significativa rispetto al 14% della prima parte del 2024. Questo cambiamento contribuirà per il 60% ai target di riduzione delle emissioni di CO₂ previste dall’Unione Europea per il 2025, sancendo una svolta per la ripresa del mercato, dopo il biennio altalenante 2022-2024, e per il conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale del Green Deal.

Le auto elettriche nel mercato automobilistico 2024

Come sottolinea T&E, nel 2024 il mercato dell’elettrico in Europa ha incontrato una fase di stagnazione. Sebbene le analisi di Rho Motion registrino un successo mondiale significativo per BEV (Battery Electric Vehicles) e PHEV (Plug-In Hybrid Electric Vehicles), con un risultato di 1,7 milioni di unità vendute, il contributo statistico più massiccio arriva dal mercato cinese. In Italia, invece, giugno ha registrato uno slancio di vendite del 6,20% rispetto allo stesso periodo del 2023, con 34.709 immatricolazioni full electric grazie agli incentivi dell’Ecobonus, secondo i dati di Motus-E. 

L’esaurimento dei contributi statali ha influenzato notevolmente il mercato delle auto elettriche nei mesi successivi, sebbene alcuni modelli, come Tesla Model Y, Tesla Model 3 e Volvo EX30, abbiano guidato le classifiche, sancendo una timida ripresa nel mese di settembre. Anche il quadro normativo nazionale ha influito sul mercato automobilistico con i due Decreti MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) di marzo 2024 per l’installazione di quasi 21.000 colonnine di ricarica per veicoli elettrici. Un passaggio fondamentale nel percorso di decarbonizzazione del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima).

L’oscillazione del mercato delle auto elettriche, però, dipende innanzitutto dalle scelte dei consumatori, per cui il prezzo è il primo fattore influente sull’acquisto. Lo testimonia una ricerca condotta dall’Osservatorio Europeo per i Carburanti Alternativi (EAFO) dove il 57% degli intervistati ha dichiarato che vorrebbe comprare un’auto elettrica, ma il prezzo elevato ne ostacola la scelta. Altri elementi intervengono nella decisione, come la range anxiety, legata alla distribuzione di infrastrutture sul territorio nazionale e all’autonomia del veicolo, i tempi di ricarica e i dubbi comuni verso mercato innovativo su cui non c’è ancora una radicata cultura. 

Perché il 2025 sarà l’anno delle auto elettriche?

Il 2025, però, inaugura un nuovo inizio per la transizione elettrica in Italia e in Europa. All’interno del percorso promosso dal Fit For 55, si è conclusa la prima fase dal 2021 al 2024. Il Consiglio Europeo ha adottato alla fine del 2023 nuove misure più restrittive per la riduzione di emissioni di CO₂ da autovetture e camion, con un obiettivo di -15% nel range temporale dal 2025 al 2029. Si apre quindi una nuova parentesi per il mercato dell’elettrico, spinta in risalita dai target di decarbonizzazione dell’Unione Europea. 

Questo contesto incentiva l’incontro con le esigenze dei consumatori, promuovendo modelli più accessibili di veicoli elettrici. Secondo le stime di T&E, un quarto delle nuove auto vendute nel 2025 sarà elettrico proprio grazie alla commercializzazione di modelli sotto i 25.000 euro. Si prevedono tra le 300.000 e le 400.000 unità introdotte, pari al 10-15% del mercato BEV. In attesa di nuovi incentivi, per gli automobilisti che sognano un veicolo elettrico si staglia quindi uno scenario interessante da considerare, proiettato, nei prossimi dieci anni, verso il 2035, quando sarà introdotto il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel. 

Modelli (economici) più attesi del nuovo anno

In questa rivoluzione continua del mercato elettrico, le case automobilistiche sperimentano con design innovativi e tecnologie avanzate, proponendo ai consumatori modelli accessibili, ma che non rinunciano alla performance e all’estetica. Quali sono i modelli economici più attesi del 2025?

  • Tesla Model 2 (da 25.000 euro), derivata dalla Model 3, con una batteria dalla capacità di 50 kWh e autonomia di 400 Km.
  • Cupra Raval (da 25.000 euro), citycar con batteria da 166 kWh e autonomia di 440 Km. 
  • Volkswagen ID.2 (da 23.000 euro), berlina compatta con batteria da 45 kWh e autonomia di 450 km. 
  • ​​Citroen ë-C3 (da 23.000 euro), alternativa elettrica alla C3, con batteria da 44 kWh e autonomia da 320 Km. 
  • Renault 4 e 5 (da 20.000 euro), citycar compatta disponibile in due versioni, una con batteria da 52 kWh e 400 Km di autonomia, l’altra, più economica, con 40 kWh per 300 Km. 
  • Skoda Epiq (da 20.000 euro), SUV compatto dotato di due alternative per la batteria, una da 38 kWh e una da 56 kWh, e un’autonomia di 400 Km. 

Futuri scenari e strategie delle case automobilistiche

Come emerge dalle analisi di T&E, le case automobilistiche tendono ad adottare un approccio contestuale e non predittivo rispetto agli obiettivi europei sulle emissioni di CO₂, agendo principalmente quando i target normativi impongono un cambiamento, piuttosto che anticipare spontaneamente le richieste del mercato. Nella fase attuale, dominata dalla ricerca di profitti a breve termine e da veicoli premium a margine elevato, si assiste ancora a prezzi elevati e a un rallentamento nella diffusione di modelli elettrici più abbordabili. 

Tuttavia, con l’avvicinarsi dei nuovi target di decarbonizzazione del 2025, è prevista una maggiore presenza di modelli ibridi (MHEV, HEV e PHEV) sul mercato come soluzione di conformità intermedia, affiancata dall’introduzione di auto elettriche più accessibili. Questo cambio di paradigma non solo consentirà ai produttori di adeguarsi agli standard ambientali, ma offrirà anche ai consumatori scelte più vicine alle loro esigenze, avvicinando il mercato a soluzioni di mobilità sempre più sostenibili e favorendo una transizione più inclusiva e responsabile verso il futuro dell’automobile e della sostenibilità.