Al giorno d’oggi diventa indispensabile riuscire a destreggiarsi tra sigle e acronimi, usati per convenzione e per brevità. Siccome non tutti possono aver studiato o approfondito nel dettaglio uno specifico settore, spesso è necessario documentarsi per capire nel dettaglio cosa si celi dietro a quelle poche lettere. Magari scoprendo di aver compreso esattamente l’opposto di ciò che in realtà la sigla esprimeva.
Sigle e acronimi che abbondano nel mondo scientifico per indicare le unità di misura delle principali grandezze. È sufficiente scorrere le guide che trovate all’interno del nostro blog per accorgervi in fretta che alcune sono più ricorrenti di altre. In particolare, due sigle molto simili ma che fanno riferimento a variabili differenti: “kW” e kWh”. Cosa indicano tali grandezze? Quanto può incidere la lettera “h” sulla relazione matematica che intercorre tra di esse? In questa veloce guida capiremo perché sia importante conoscerle se si ha a che fare con un’auto elettrica.
Differenza tra kw e kwh: cos’è il Watt
Un occhio particolarmente attento noterà che la lettera “W” è scritta in carattere maiuscolo a differenza delle sue “sorelle”. Ebbene, con la lettera “W” si identifica il Watt, l’unità di misura della potenza ed è una grandezza derivata del Sistema Internazionale. Chi ha compiuto studi scientifici sa che esso include le sette variabili di base, incluse il Joule (J – unità di misura della forza) e il secondo (s – unità di misura del tempo), il cui rapporto origina appunto il Watt.
Ma ciò non basta poiché per esprimere la potenza elettrica emessa si utilizza un’altra formula matematica più adatta che coinvolge il Volt (V – unità di misura del potenziale elettrico) e l’Ampere (unità di misura dell’intensità di corrente).
Da una grandezza facente parte del Sistema Internazionale si possono ricavare i suoi (sotto)multipli, le cui lettere saranno poste a sinistra, e i suoi derivati, le cui lettere invece seguiranno quella della grandezza stessa. L’utilizzo di multipli e sottomultipli è puramente convenzionale e serve a ridurre le proporzioni date dalle cifre di riferimento.
Differenza kw e kwh: il multiplo kilowatt
Tra i multipli più comuni del Watt si annovera il kilowatt la cui sigla è kW. Come per qualsiasi altra grandezza, il “kilo” moltiplica la potenza per 1000.
Nella nostra quotidianità sono diversi i dispositivi che sfruttano tale grandezza, a cominciare dagli elettrodomestici, ma anche nel mondo delle automobili la potenza del motore (o dei motori) si può esprimere in kW, tuttavia per convenzione si utilizzano i cavalli motore (CV). C’è però un momento specifico in cui la sigla “kW” compare come presenza fissa ed è la bolletta. Tendenzialmente il suo valore è fisso poiché il cliente, quando stipula un contratto con il fornitore, sceglie una potenza erogata che sia in linea con il suo “parco energetico”. Più elettrodomestici ho in casa e più potenza avrò bisogno per farli funzionare insieme all’occorrenza.
Naturalmente è possibile modificare tali condizioni successivamente e l’acquisto di un’auto elettrica rientra di diritto in questo scenario. In che modo? Come sappiamo la ricarica domestica è spesso sfruttata dagli acquirenti poiché consente di avere il tempo materiale per ricaricare l’auto, aspetto che in mobilità è fortemente penalizzante a causa della scarsa disponibilità di colonnine veloci. Nel caso in cui si voglia ricaricare la vettura a una potenza superiore rispetto a quella standard (2,3 kW) o tramite wallbox (7,4 kW o 11) sarà necessario ricalibrare la potenza massima erogata. Di norma, per evitare blocchi indesiderati, il gestore aggiunge sempre uno scarto alla potenza impegnata proprio per situazioni di emergenza.
Se invece ci riforniamo dalle colonnine in mobilità ecco che i valori di potenza elettrica erogata crescono fino ad arrivare a 350 kW (più il valore è alto e più in fretta ricaricheremo la nostra auto a pile). Da qui derivano inoltre i concetti di “corrente continua” (DC – la tensione rimane la stessa) e “corrente alternata” (AC – la tensione subisce continuamente picchi di erogazione)
Differenza kw e kwh: il derivato kilowattora
Quando si ha a che fare con auto elettriche si utilizzano i kWh (kilowattora) per indicare la misura della capacità della batteria. In realtà i kWh comunemente indicano la quantità di energia totale consumata (non a caso è il dato “principe” delle nostre bollette). La grandezza da cui deriva, ossia i Wh (wattora), viene sempre per convenzione adattata con un suo multiplo per via delle cifre considerevoli che sono in gioco.
Aspetto importante da considerare è la relazione tra Wh e Ah (ampereora), vale a dire le due misure più comuni delle batterie. La prima è strettamente correlata all’energia che dovrà erogare (è il caso delle auto elettriche) mentre la seconda indica semplicemente la carica elettrica contenuta in una batteria, ovvero la sua capacità (è il caso degli smartphone). Per essere ancor più chiari il Wh ci dice in quanto tempo si esaurirà l’energia immagazzinata nella batteria, mentre l’Ah misura in quanto tempo si esaurirà la carica di una batteria.
Nel gergo comune le due definizioni si confondono spesso facendo unicamente riferimento alle parole “carica” e “scarica”. Tranquilli, è solo una questione numerica, in realtà il concetto rimane il medesimo. Traslando alle auto, quindi, si capisce bene come nel caso di una batteria di 50 kWh si può leggere anche in questo modo: in un’ora la batteria consumerà 50 kW di potenza.
Infine i kWh sono utili per capire il consumo di corrente della nostra auto elettrica. In questo caso funziona benissimo il parallelo con la benzina. I kWh vanno pertanto immaginati come i litri che il nostro serbatoio (cioè la batteria) è in grado di contenere. La misura più utilizzata per verificare il consumo è kWh/100 km, anziché il classico kWh/km.