Nel panorama automobilistico e non solo il nome di Ford rappresenta sicuramente un caposaldo imprescindibile. Le sue autovetture non hanno mai letteralmente sbancato il lunario, tuttavia hanno sempre saputo mantenere una certa longevità che ha reso alcuni modelli delle icone per gli appassionati.
Ma come si posiziona Ford rispetto alla transizione elettrica attualmente in corso? In questo articolo andremo dunque a fare il punto sulle strategie del colosso di Detroit con un piccolo focus sull’unico esemplare a pila attualmente a listino: la Mustang Mach-E.
Auto elettriche Ford: le strategie aziendali
Il principale mercato di riferimento per Ford è ovviamente quello locale a stelle e strisce, dove i volumi di vendita costituiscono una fetta importante della torta. Insieme alle conterranee GM e Stellantis la creatura di Henry Ford ha accolto con favore le dichiarazioni del Presidente Biden in merito alla svolta green della potenza occidentale. L’obiettivo sarà quello di portare le vendite di auto elettrificate al 50% entro il 2030.
Aldilà dei programmi e di date che molto spesso sono citate giusto per fare contenta la stampa, uno dei nodi focali riguarda la gestione delle batterie. In tal senso l’azienda sta lavorando in sinergia con BMW alla realizzazione di accumulatori allo stato solido (le cosiddette “Solid Power”) al solfuro di litio utilizzando le stesse linee produttive oggi usate per le celle liquide. Un investimento complessivo di 130 milioni di dollari che dovrà portare già dall’anno prossimo alla sperimentazione delle prime celle a 100 Ah. Se l’operazione dovesse andare in porto si registrerebbe un risparmio sui costi di produzione complessivi a partire dal 40%.
Limitatamente alla Ford-Factory nessuna sorpresa. Toccherà alla sede centrale europea di Colonia, già famosa per essere colei che sforna il prodotto di punta Fiesta, farsi carico del ruolo di polo elettrico con un esborso pazzesco che dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo di dollari. Poca creativa anche sulla nuova denominazione, “Ford Cologne Electrification Center”, che inizierà il suo ciclo produttivo a pila a partire proprio dall’elettrificazione della sua creatura di maggior pregio, la Fiesta.
Passiamo ora al cuore della questione, vale a dire il crono-programma che ha come obiettivo ultimo il 2030. Lo step iniziale ha vita recente e vede un massiccio uso della tecnologia ibrida nella sua variante “mild”. Essa è alla base dei notevoli numeri di vendita del modello Puma mentre merita un discorso a parte la sorella maggiore Kuga. Quest’ultima risulta infatti l’auto con l’offerta elettrica più completa sul mercato insieme alla Hyundai Kona, che aggiunge l’elettrico puro al posto della tecnologia “plug-in”. Tante configurazioni volte ad accontentare l’utente più esigente e specifico.
Tornando alle cifre, come detto il 2023 prevederà l’uscita dalle fabbriche della Fiesta elettrica a cui si affiancherà probabilmente un SUV interamente a zero emissioni. Da monitorare anche lo sviluppo della line-up dedicata alle attività business, con Ford e-Transit pronto per il debutto a fine 2021. Infine, un occhio va costantemente rivolto a una possibile alleanza strategica con VW che significherebbe per l’Ovale Blu fare ricorso alla collaudata piattaforma MEB.
Auto elettriche Ford: tutto sulla Mustang Mach-E
Il 2021 ha dunque sancito l’inizio dei lavori per il processo di elettrificazione di Ford, con l’arrivo sul mercato di Mustang Mach-E quale prima vettura elettrica del marchio. Senza troppi giri di parole si è puntato sul collaudato appeal dei SUV a cui è stato affiancato un nome piuttosto “pesante” nella tradizione della Casa: quello della cinquantennale Convertible.
Sotto questo punto di vista Mustang Mach-E non raccoglie alcun tipo di eredita, dal momento che l’originale continua a essere venduta, anche in Italia. Della capostipite conserva i tre artigli dei fari posteriori mentre a livello di carrozzeria si affianca alla Kuga di cui costituisce una sorta di variante coupé.
Due i richiami al mondo Tesla: il primo è il maxi-display di 15,5“orientato in verticale da cui si gestiscono le funzionalità di sistema, il secondo riguarda il carattere estremamente sportiveggiante interamente votato alle prestazioni. La trazione elettrica è integrale, con i due motori disposti lungo i due assi. Presente il servizio “Ford Pass” che garantisce tra le altre novità la possibilità di rifornirsi presso reti esterne a condizioni agevolate.
Vediamo ora come ha trattato Ford il capitolo legato all’autonomia. I dati sembrerebbero sottolineare un egregio lavoro in termini di efficienza. Mustang Mach-E è disponibile in due tagli di batterie con percorrenze dichiarate fino a 610 chilometri. Nella versione maggiorata da 88 kWh l’auto è riuscita a raggiungere il traguardo degli 800 chilometri percorsi durante un test in Gran Bretagna, poi ripetuto su altre cinque tratte con una lunghezza analoga. Non brillantissimi in termini assoluti i tempi di ricarica (45 minuti per un pieno dalla colonnina fast).
Disponibile dall’estate, Ford Mustang Mach-E viene proposta in molteplici configurazioni. Si parte dalla versione con trazione posteriore e 269 CV di potenza fino alla Mach-E GT che di cavalli ne monta 487. Il listino parte da 49.900€ ela vettura sta ben rispondendo in questi primi mesi di vendita (al momento in cui scriviamo sono state superate le tremila unità).