Il gruppo Hyundai ha lottato e investito molto per conquistarsi un ruolo di primo piano nel mercato europeo e al giorno d’oggi rappresenta una delle alternative più autorevoli ai marchi tradizionali. Lo status ormai consolidato di “realtà” e non più confinata al rango di “outsider” rende i modelli del brand coreano molto appetibili, soprattutto per l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Se nel panorama delle auto termiche Hyundai ha quindi dovuto sgomitare per affermarsi al grande pubblico, in quello delle auto elettriche la volontà dichiarata è quella di recitare fin da subito un ruolo da protagonisti. Il quinquennio 2020-2024 sarà fondamentale per la Casa asiatica nel realizzare le strategie di business preventivate. In breve, esse consistono in un piano di 87 miliardi per la progressiva elettrificazione della gamma, attualmente una delle più complete a livello di scelte per il consumatore.
Come si articola il futuro elettrico di Hyundai? In primis con un marchio identificativo, IONIQ, che racchiude in sé la vocazione elettrica delle auto destinate a portare il suo nome. Il progetto ha visto finalmente partorire il primo modello del nuovo brand, ossia IONIQ 5, concepito dal principio come una vettura 100% a pila. Essa monta la nuova piattaforma E-GMP, condivisa anche dalla cugina KIA, che equipaggerà le nuove proposte della famiglia: l’ammiraglia IONIQ 6 e il D-Suv IONIQ 7, che dovrebbero arrivare a fine 2022.
L’impegno di Hyundai si sviluppa a 360°. Innanzitutto è l’unico brand che propone contemporaneamente vetture elettriche e a idrogeno (anche se la Hyundai Nexo rimane un grosso punto di domanda in Europa), ma è la determinazione e il cospicuo numero di partnership stipulate a testimoniare come il percorso sia ormai tracciato. Per quanto riguarda le ricariche alle colonnine Hyundai fa parte della joint venture di IONITY, rete europea che comprende tra le altre BMW e VW. Limitatamente alle batterie è recente l’accordo stipulato con LG Energy Solutions per la creazione di una factory in Indonesia.
Considerando un piano strategico così ambizioso è lecito aspettarsi auto elettriche che sappiano essere all’altezza delle rivali più blasonate. In questa guida andremo quindi a vedere i modelli elettrici di Hyundai, le loro caratteristiche con un occhio di riguardo ad autonomia e prezzi.
Auto elettriche Hyundai: principali modelli e prezzi
Hyundai Kona
Tre i modelli elettrificati a zero emissioni della Casa coreana: Kona, Ioniq e IONIQ 5. Cominciamo da Hyundai Kona, la B-SUV del costruttore asiatico che ha venduto 960 esemplari elettrici nella prima metà dell’anno. Il suo aspetto caratteristico è dato dal look particolarmente sbarazzino e muscoloso, unico nella gamma. I fari sottili sia anteriormente che posteriormente sviluppano su più livelli la Kona, lunga 4,21 metri e alta 1,57 nella versione elettrica. L’allestimento Electric si riconosce per l’assenza della mascherina frontale, dove campeggia la presa per la ricarica, e per un baule leggermente ridotto rispetto alle versioni termiche (332 litri anziché 361).
Due gli step di potenza proposti, a seconda della capacità della batteria: 39 oppure 64 kWh. Partiamo da quest’ultima, a cui è abbinata una potenza complessiva di 204 CV. Grazie alla poderosa coppia la Kona Electric da 64 kWh scatta molto bene (7,9 secondi) a dispetto dei 17 quintali scarsi sulla bilancia. Decisamente valida l’autonomia dichiarata: 484 chilometri nel ciclo misto (660 in città). Tuttavia il quotidiano spagnolo “El Pais” è riuscito a percorrere 790 chilometri tra le strade della capitale Madrid.
La versione standard da 39,2 kWh assicura comunque una media di 305 chilometri sempre nel ciclo WLTP e gode come la sorella maggiore di una ricarica dalle colonnine fino a 100 kW. Per entrambe di serie il caricatore da 10,5 kW che impiega rispettivamente 4 e 7 ore per portare la batteria al 100%. Infine capitolo legato ai livelli di frenata rigenerativa, che si gestiscono direttamente dalle palette al volante: quattro livelli di intensità a seconda della durezza del piede di chi guida.
Il listino di Hyundai Kona Electric (ecoincentivi esclusi) parte da 35.850€ della versione da 39,2 kWh in allestimento XTech City. Il top di gamma 64 kWh XClass costa invece 49.600€. Per tutte rimangono extra la vernice metallizzata (750€) e il tetto a contrasto (700€).
Hyundai IONIQ
Hyundai IONIQ è la berlina amica dell’ambiente, visto che viene proposta interamente in salsa green: ibrida, plug-in ed elettrica. Si tratta di una vettura che non cattura i flash dei fotografi ma punta tutto sulla concretezza, a cominciare dall’aerodinamica (Cx di soli 0.25 e spoiler posteriore). Ogni soluzione è studiata per garantire la massima efficienza possibile, anche a discapito della personalità.
Bisogna però tirare una bacchettata sulle mani a Hyundai, perché a un’occhiata attenta la IONIQ Electric sembra un po’ sacrificata rispetto alle altre versioni. L’auto è nata nel 2016 come “full hybrid” (che rimane oggi la scelta migliore tra le tre in gamma) e successivamente si sono affiancate le due alternative alla spina. La IONIQ offre comunque i validi contenuti tecnologici ma anche in questo caso la batteria penalizza parecchio il baule: 357 litri per un’auto di famiglia sono appena sufficienti.
Le informazioni vengono gestite come Kona e IONIQ 5 tramite l’app proprietaria BlueInk che offre le canoniche impostazioni di controllo da remoto. Presenti i servizi di bordo LIVE gratuiti per 5 anni, utili per esempio a visualizzare le stazioni di ricarica presenti sul percorso. Hyundai IONIQ Electric viene proposta nell’unica variante da 38,3 kWh e 136 CV di potenza: la macchina è leggera nel complesso e predilige andature turistiche piuttosto che sportive. Deludente l’autonomia dichiarata, di appena 311 chilometri.
Due gli allestimenti, Tech e Prime. Il primo costa 41.200€ (4.200€ in più della plug-in e 11.600€ in più della versione ibrida) e offre tutto il necessario di serie. La Prime aggiunge il navigatore, i sensori anteriori e i vetri scuri al prezzo complessivo di 43.850€.
Hyundai IONIQ 5
Non è difficile intuire perché IONIQ 5 sia un modello pensato interamente per l’elettrico. Lo stile minimal negli esterni quanto negli interni non lasciano dubbi all’interpretazione, così come la volontà di strizzare l’occhio alle concorrenti premium. Vederla dal vivo non lascia indifferenti, le sue linee tese e scolpite catturano sicuramente l’attenzione.
Grandi cerchi in lega da 20” e due strisce che racchiudono fari a matrice di LED dalla tecnologia sofisticata. Tetto a pannelli solari e sedile del conducente interamente reclinabile. Insomma, nulla è lasciato al caso in questa crossover futuristica che non lesina anche sui dettagli. Ottima l’abitabilità di bordo e profondo il vano posteriore (527 litri) a dispetto di proporzioni non ingombranti (solo la larghezza è eccessiva, 189 cm).
Per quanto concerne la guidabilità IONIQ 5 vuole emozionare chi siede al volante. Il massimo del piacere si ottiene con la versione più potente da 305 CV, capace di muovere con disinvoltura le due tonnellate abbondanti dell’auto. Chi invece punta ad andature più tranquille dovrà scegliere la capacità della batteria: 58 kWh (170 CV e 380 km di autonomia) oppure 72,6 kWh (218 CV e 480 km di autonomia). Quest’ultima soluzione è certamente la più equilibrata.
Il vero cavallo di battaglia è però offerto dalla ricarica a 800V fino a 220 kW, che permette a IONIQ 5 di ricaricare fino all’80% in soli 18 minuti. E il listino? I contenuti ci sono e si fanno pagare. Si parte dalla 58 kWh Progress già completissima per 44.750€. La Innovation e la Evolution costano rispettivamente 48.450€ e 53.250€ nella configurazione da 58 kWh e aggiungono dispositivi optional in auto di segmento superiore. Per la versione con batteria maggiorata servono 3.500€ a parità di allestimento, mentre al top si colloca la Evolution da 305 CV che costa 60.250€.