La rivoluzione green delle quattro ruote non si ferma alle vetture omologate per il trasporto di persone ma anche per tutti i modelli destinati a un’utenza business. Contrassegnati dalla lettera identificativa “N”, i veicoli commerciali hanno iniziato il percorso di elettrificazione in maniera più omogenea rispetto alle automobili tradizionali (ricordiamo, identificabili dalla lettera “M”).
Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di una conversione, quindi dell’aggiunta alla gamma delle versioni a pila di modelli già a listino. Caratteristica di una buona fetta del segmento è la doppia omologazione, sia come auto da famiglia (parliamo perlopiù di multispazio) sia come strumento di lavoro. In questa guida andremo ad analizzare il panorama dei veicoli elettrici, esplorando modelli, autonomia e prezzi.
Prima di addentrarci nello specifico è doveroso sottolineare due aspetti. Il primo riguarda lo scenario attuale e per descriverlo ricorriamo ai dati di UNRAE riferiti a maggio 2021. I numeri confermano il dominio netto del gasolio (85%), in calo di 2,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2019 (il 2020, per via della pandemia non è infatti attendibile). Per quanto concerne l’elettrico, la quota di mercato è pari al 2% con 800 immatricolazioni nei primi cinque mesi dell’anno.
Il trend, così come per le auto, è in lenta crescita ed è agevolato dai medesimi incentivi che riguardano le automobili tradizionali: dei 300 milioni stanziati recentemente dal DL Sostegni Bis i veicoli commerciali godono della stessa cifra riservata alle auto elettriche, ossia 50 milioni di euro.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Citroen
La carrellata comincia in casa Citroen dove il modello elettrico di punti si chiama e-Jumpy, versione elettrificata del veicolo commerciale francese. Citroen e-Jumpy ha ottenuto alla fine dello scorso anno il prestigioso riconoscimento di “International Van of the Year 2021”.
Disponibile in tre configurazioni di lunghezza Citroen e-Jumpy non riduce la capacità di carico dovuta alla presenza della batteria. Quest’ultima può ospitare 50 oppure 75 kWh che si traducono in un’autonomia dichiarata pari a 230 e 330 chilometri nell’uso misto. La potenza del motore è di 136 CV.
La vettura è in grado di accettare fino a 100 kW da una colonnina fast e ricarica l’80% in 30 minuti (45 nel caso della pila più grande). Oltre all’app My Citroen, la casa mette a disposizione del cliente il servizio “Charge my Car” sull’app Free2Move che garantisce l’accesso a oltre 220.000 punti di ricarica in tutta Europa. Il listino di Citroen e-Jumpy parte da 40.644€ della versione XS Comfort con batteria da 50 kWh.
Presentano le stesse caratteristiche e funzionalità i modelli “cugini” Opel e-Vivaro, Peugeot e-Expert e Toyota Proace Electric, che differiscono unicamente per alcuni dettagli estetici.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Fiat
Passiamo ora al gruppo Stellantis a cominciare da Fiat e-Ducato. Disponibile anch’esso in tre diverse configurazioni, presenta una doppia scelta sul pacco batteria da montare: tre celle (47 kWh totali) oppure cinque (79 kWh). Sul fronte dell’autonomia arriviamo così a 235 chilometri fino ai 370 della batteria più capiente.
Il furgone accetta fino a 50 kW dalle colonnine fast in corrente continua e impiega dai 60 ai 90 minuti per ricaricare l’80% della pila. 60.800€ il prezzo d’accesso alla gamma di Fiat e-Ducato.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Mercedes
Ampia scelta in casa Mercedes dove due versioni elettrificate di Vito e Sprinter. Il più piccolo e-Vito viene offerto nella carrozzeria normale o Tourer in una duplice combinazione di lunghezza (differenza di 23 cm). Il motore non è molto potente e offre 116 CV complessivi ed è scarsa anche la batteria, di appena 35 kWh. L’autonomia dichiarata è di conseguenza ridotta a 150 chilometri.
Decisamente più interessante la versione Tourer, che vanta 204 CV di potenza e una notevole batteria da 90 kWh. Aumenta anche la capacità assorbibile dalle colonnine, che passa dai 50 kW della carrozzeria normale ai 110 della e-Vito Tourer. Il listino parte dai 42.000€ IVA esclusa (57.000€ per la e-Vito Tourer).
Salendo di taglia giungiamo alla Mercedes e-Sprinter, anch’essa disponibile in due allestimenti: quello base monta la piccola batteria da 35 kWh che diventa da 47 kWh nella versione più potente. Il motore rimane un propulsore da 116 CV complessivi. L’autonomia è dunque esigua ma se non altro il furgone accetta fino a 80 kW dalle colonnine rapide. Prezzi da 53.000€ IVA esclusa.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Nissan
All’interno del pacchetto Nissan solo la NV200 è proposta a zero emissioni. Nato come veicolo per il trasporto di persone (allora si chiamava Evalia), la e-NV200 è ora esclusivamente veicolo commerciale e monta lo stesso accumulatore da 40 kWh presente su Nissan Leaf. Il furgone accetta fino a 50 kW in entrata e garantisce percorrenze che sfiorano i 300 chilometri. Disponibile in tre formati Nissan e-NV200 parte da circa 32.000€ IVA esclusa.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Renault
La Losanga offre due soluzioni sulla scia di Mercedes: un veicolo più compatto (Kangoo) e uno dalla vocazione prettamente business (Master). Entrambi fanno affidamento sulla consolidata tecnologia E-Tech, sviluppata appositamente per le versioni elettriche e ibride del brand.
Kangoo si rivela più adatta all’utilizzo cittadino, visto il pacco batteria di soli 33 kWh. L’autonomia è discreta (200 chilometri) mentre risulta grave l’assenza di un caricatore per le colonnine veloci. Non va meglio per la Master, la cui autonomia a parità di capacità scende a soli 120 chilometri, davvero troppo poco. Renault e-Kangoo parte da 24.000€ IVA esclusa mentre per Renault e-Master bisogna sborsarne 55.400€.
Veicoli commerciali elettrici: i modelli Volkswagen
La rassegna si conclude con il colosso di Wolfsburg che propone la versione elettrica di Crafter. La batteria ospita 36 kWh e promette fino a 160 chilometri di autonomia. Il listino? Particolarmente salato, 85.500€ chiavi in mano.
In sintesi, possiamo affermare come l’acquisto di un veicolo commerciale elettrico sia un investimento importanze per chi si occupa di business. A volte sono eccessivi i compromessi a cui si deve venire incontro, a cominciare dall’autonomia davvero ridotta che obbliga a disporre di una colonnina anche in “casa”. In alternativa è disponibile per tutti i modelli sopra descritti la possibilità di noleggio o leasing.