Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un forte rilancio di incentivi statali e regionali mirati a stimolare l’abbandono dei vecchi motori endotermici e il passaggio all’auto elettrica. Parte di questi bonus è giustamente riservata alla predisposizione delle abitazioni alla ricarica dei nuovi veicoli a zero emissioni.
In questo articolo vogliamo fare chiarezza, soprattutto a valle degli ultimi decreti, su quale sia il quadro completo degli incentivi statali specificatamente erogati per wallbox e colonnine di ricarica.
Se fino a pochi mesi fa gli unici incentivi statali in questo settore consistevano nella detrazione Irpef del 50% in 10 anni delle spese sostenute per la creazione del punto di ricarica, dopo la conversione in legge del Decreto Rilancio del 19 Maggio 2020 l’offerta dei bonus si è piuttosto complicata. Le principali novità introdotte sono la possibilità di usufruire della detrazione direttamente sotto forma di sconto del fornitore in fattura e il Superbonus che permette di estendere la detrazione al 110% in 5 anni ma solo nel caso in cui l’acquisto della colonnina avvenga congiuntamente a uno o più specifici interventi di efficientamento energetico dell’abitazione.
Vediamo allora schematicamente tutto ciò che si deve sapere su questi incentivi prima di effettuare l’acquisto della stazione di ricarica.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese ammissibili alle detrazioni sono:
- Acquisto della stazione di ricarica;
- Installazione della stazione di ricarica;
- Aumento della potenza del contatore fino a un massimo di 7 kW
Le spese devono essere sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021. L’ammontare massimo delle spese su cui è calcolata la detrazione fiscale è pari a € 3000.
Chi può usufruire delle detrazioni?
Possono usufruire del bonus 50% o 110% le seguenti 6 categorie:
- Persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni;
- Condomìni, intesi come istituti di comproprietà di edifici composti da più unità immobiliari;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- Cooperative di abitazione a proprietà indivisa;
- Organizzazioni non lucrative di utilità sociale, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
- Associazioni e società sportive dilettantistiche.
Per i privati cittadini che desiderano acquistare una wallbox o colonnina da installare in un edificio unifamiliare saranno validi gli incentivi solo se l’edificio è adibito ad abitazione principale (non vale nella seconda casa).
Le aziende potranno invece accedere solo al bonus del 50%.
Che caratteristiche deve avere il punto di ricarica per godere degli incentivi?
Per godere degli incentivi, il punto di ricarica deve presentare le seguenti caratteristiche:
- Il punto deve essere non accessibile al pubblico;
- Il punto di ricarica deve avere potenza superiore a 3,7 kW e inferiore o uguale a 22 kW (notare che 3,7 kW non gode di incentivi);
- Come conseguenza diretta del punto sopra, la stazione di ricarica deve essere modo 3.
Ogni modello di DazeBox, quando installato in un luogo non accessibile al pubblico, è compatibile con i requisiti necessari per ottenere gli incentivi.
Quali sono le condizioni per passare dal Bonus del 50% al Superbonus del 110%?
Mentre il bonus del 50% è concesso ai soggetti agevolati senza particolari requisiti aggiuntivi a quelli elencati sopra, il Superbonus del 110% è concesso solo a condizione che l’installazione della stazione di ricarica sia eseguita congiuntamente con almeno uno degli interventi elencati sotto:
- Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio.
- Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione.
- interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore.
Per essere validi gli interventi sopra citati devono garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche oppure il raggiungimento della classe energetica più alta.
Va inoltre ricordato che per poter accedere al Superbonus è necessaria la dichiarazione di un tecnico abilitato che certifichi che l’intervento è stato realizzato rispettando i requisiti tecnici richiesti e la corrispondente congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati. Infine si dovrà inviare all’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) una copia dell’asseverazione dell’efficientamento energetico.
Con quali modalità si usufruisce degli incentivi?
Chiunque abbia il diritto di accedere agli incentivi per la predisposizione di sistemi di ricarica per auto elettriche può decidere di farlo in una delle tre modalità:
- Utilizzare direttamente la detrazione spettante inserendola nella dichiarazione dei redditi. L’importo detratto si divide in 10 quote annuali nel caso di bonus 50% e in 5 quote annuali nel caso di Superbonus 110%. Più nel dettaglio l’agevolazione va inserita nel mod. 730 nel rigo E56 codice “2”. Ecco le istruzioni al modello 730/2020:
“RIGO E56 cod. 2 per l’acquisto e posa in opera di strutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica. La detrazione spetta per le spese sostenute dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021, relative all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, ivi inclusi i costi iniziali per la richiesta di potenza addizionale fino ad un massimo di 7 kW, incluse le opere strettamente funzionali alla realizzazione dell’intervento. Deve trattarsi di infrastrutture dotate di uno o più punti di ricarica di potenza standard e non accessibili al pubblico. Le spese devono essere di ammontare non superiore a 3.000 euro e la detrazione è ripartita in 10 rate di pari importo. Possono beneficiare della detrazione i contribuente che sostengono le spese per gli interventi agevolabili, se le spese sono rimaste a loro carico, e possiedono o detengono l’immobile o l’area in base ad un titolo idoneo. La detrazione si applica anche alle spese documentate rimaste a carico del contribuente, per l’acquisto e la posa in opera di infrastrutture di ricarica sulle parti comuni degli edifici condominiali. I pagamenti sono effettuati dai contribuenti con bonifico bancario o postale ovvero con altri mezzi di pagamento tracciabili quali, ad esempio, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari. Tali modalità di pagamento non sono richieste per i versamenti da effettuarsi con modalità obbligate in favore di pubbliche amministrazioni. Il contribuente è tenuto a conservare ed esibire, previa richiesta degli uffici finanziari, le fatture, le ricevute fiscali, la ricevuta del bonifico e altra idonea documentazione comprovante le spese effettivamente sostenute.” - Cedere al fornitore il credito d’imposta ricevendo così uno sconto in fattura che corrisponde alla detrazione spettante ma massimo fino al 100% del valore della fornitura e comunque non oltre i 3000 euro.
- Cedere il credito ad altri soggetti come istituti di credito i quali potranno anticipare l’importo del credito ceduto.
Se sei interessato all’acquisto di una wall box e necessiti di ulteriori informazioni sugli incentivi e su come ottenerli, mettiti in contatti con noi per una consulenza gratuita.
Il team di Daze Technology sarà a tua disposizione per consigliarti la miglior wallbox adatta alle tue esigenze usufruendo degli incentivi attualmente disponibili.