Il Piano Nazionale per l’Infrastruttura di Ricarica Elettrica (PNiRE), istituito dalla Legge 134/2012, rappresenta un ambizioso programma mirato allo sviluppo di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici in Italia, con un focus particolare sull’adozione di soluzioni sostenibili per la mobilità. Vediamo insieme cosa prevede e come può contribuire alla gestione della ricarica dei veicoli elettrici nei luoghi pubblici.

Cos’è il PNiRE

Previsto dalla L. 134/2012, il Piano Nazionale per l’Infrastruttura di Ricarica Elettrica (PNiRE) è un programma che mira a sviluppare reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici e a promuovere interventi di recupero del patrimonio edilizio volti a supportare queste reti. L’obiettivo principale del PNiRE è stabilire linee guida per garantire lo sviluppo uniforme dei servizi di ricarica dei veicoli elettrici in tutto il Paese, tenendo conto delle specifiche esigenze delle diverse aree geografiche

Le principali componenti del PNiRE includono

  • Sviluppo di reti di ricarica: il cuore del programma è la costruzione di una rete nazionale di stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Questo consentirà un accesso più ampio e conveniente alla ricarica per i proprietari di veicoli elettrici.
  • Procedure di gestione: saranno introdotte procedure di gestione del servizio per garantire l’efficace funzionamento delle stazioni di ricarica e la qualità del servizio offerto agli utenti.
  • Agevolazioni per l’ammodernamento degli impianti: il programma prevede incentivi e agevolazioni per l’ammodernamento delle infrastrutture esistenti per la ricarica dei veicoli elettrici.
  • Promozione della ricerca tecnologica: saranno promossi programmi di ricerca tecnologica per sviluppare soluzioni innovative nel settore della mobilità elettrica.
  • Adeguamento tecnologico degli edifici: saranno realizzati programmi integrati per adeguare tecnologicamente gli edifici esistenti in modo da supportare le infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici.
pnire 2016

Aggiornamento 2016 del PNiRE

Il Decreto presidenziale del 18 aprile 2016 contiene l’aggiornamento del PNiRE. Questa nuova versione stabilisce che devono essere preparati progetti specifici per ciascuna infrastruttura o stazione di ricarica, accompagnati dalla documentazione amministrativa che ciascun Comune riterrà necessaria per rilasciare le relative autorizzazioni. Tale documentazione dovrà includere dettagli sulla posizione esatta dei punti di ricarica previsti, nonché una descrizione dei lavori necessari. Inoltre, dovrebbe essere considerata la coerenza dell’installazione con le politiche di mobilità e di qualità dell’aria del Comune, l’impatto sull’area circostante e le caratteristiche della segnaletica stradale.

Dal 2023 arriva la PUN – Piattaforma Unica Nazionale

Il 22 maggio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 16 marzo 2023, il quale rappresenta un importante passo avanti nel completamento del PNiRE, ovvero la PUN (Piattaforma Unica Nazionale).

La “Piattaforma Unica Nazionale per i veicoli ad energia elettrica” è un sistema informatico pubblico progettato per consentire agli utenti finali del servizio di ricarica dei veicoli elettrici, così come ad altri soggetti interessati, l’accesso a informazioni specifiche descritte nell’Allegato 1. In sostanza, si tratta di un registro centralizzato dei punti di ricarica, accessibile al pubblico e agli stakeholders, con l’obiettivo di rendere il mercato più trasparente e agevolare sia le iniziative pubbliche che quelle private nel campo della mobilità elettrica.

L’Allegato 1 del decreto stabilisce le funzioni minime che dovrà avere la piattaforma. La PUN funzionerà come un registro centralizzato di informazioni sui punti di ricarica, accessibile a diversi tipi di utenti, tra cui utenti di veicoli elettrici, enti pubblici, operatori del settore e il GSE/RSE. La PUN consentirà di segnalare informazioni mancanti o errate, integrare e scaricare i dati e accessi semplificati tramite app e sito web. Inoltre, sarà possibile registrare punti di ricarica privati. Queste disposizioni mirano a rendere più trasparente il mercato della mobilità elettrica e a facilitare l’adozione e l’accesso a questa tecnologia in Italia.

È sempre l’Allegato 1 a indicare quali saranno i dati minimi che ogni CPO – Charger Point Operator (gestore di una infrastruttura pubblica di ricarica o di una infrastruttura privata di ricarica ad accesso pubblico) dovrà rendere pubblici sulla piattaforma. Tra questi, la posizione dell’infrastruttura, la data di entrata in servizio, foto e identificativo dell’impianto, la tecnologia utilizzata per la ricarica (come il tipo di presa, l’abilitazione a smart charging, V1G o V2G), il tipo di alimentazione (corrente continua o alternata) e la potenza massima erogabile. Inoltre, è richiesta la specifica della tecnologia di accesso alla ricarica (come l’uso di carte proprietarie o carte di credito), la presenza di display, l’abilitazione RFID/NFC e la disponibilità temporale dell’accesso. Vengono richiesti anche dettagli sul costo del servizio di ricarica base, lo stato in tempo reale del punto di ricarica (come occupato, libero, prenotato, fuori servizio), il proprietario dell’infrastruttura e le modalità di segnalazione di reclami o disservizi. Altri dati includono il mix energetico della fornitura, la percentuale di tempo in cui il servizio è effettivamente disponibile, e l’identificativo del punto di connessione (POD) dotato di smart meter per la misura dell’energia elettrica complessivamente prelevata e immessa. Queste informazioni mirano a garantire la trasparenza e l’efficienza dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici.

La responsabilità principale per l’aggiornamento della PUN ricade, pertanto, sui gestori dei punti di ricarica (CPO), i quali devono inserire i dati iniziali (al “t-zero”) e mantenerli costantemente aggiornati.

Il PNiRE rappresenta un passo significativo verso una mobilità più sostenibile in Italia. Il programma mira a facilitare l’accesso e l’uso dei veicoli elettrici, contribuendo così alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’innalzamento della qualità dell’aria. L’introduzione della Piattaforma Unica Nazionale (PUN) nel 2023 rappresenta un’ulteriore evoluzione, rendendo il mercato della mobilità elettrica più trasparente e accessibile a tutti gli attori interessati. Ci stiamo muovendo sempre di più verso la realizzazione di una mobilità più sostenibile e alla portata di tutti.