Ciao Emil, ti va di presentarti?

Sono Emil Stefan, titolare C21 srl, fondata più di 20 anni fa nei primi giorni di giugno 2012 a Torino. Il nostro obiettivo è sempre stato fornire il massimo della qualità di servizi e prodotti ai clienti nell’ambito di impianti elettrici civili e industriali. Da sempre, abbiamo clienti di fascia medio alta, tra questi ci sono McDonalds, FCA, Cornaglia, Leonardo di Casele, BNL, Burger King, ristoranti consolidati sul territorio. Ma nel tempo abbiamo iniziato a seguire anche clienti più piccoli, privati e PMI.

Il nostro core business (“elettricisti di nicchia”) sono gli impianti tecnologici: antifurto, domotica avanzata, ma seguiamo anche grosse realtà con manutenzione bordo macchina. Operiamo in tutta la penisola, facciamo assistenza e pronto intervento in 24 ore in tutto il Nord Italia grazie alla presenza di tre sedi: la principale a Torino e poi Milano e Petra Ligure.

Da 3 anni siamo nel settore della mobilità elettrica, i clienti hanno iniziato ad acquistare auto elettriche e a chiedere l’installazione di wallbox (stazioni di ricarica private/semipubbliche). Fino a pochi anni fa, era un mercato totalmente sconosciuto, ma dopo un’attenta e approfondita ricerca di mercato abbiamo realizzato che non c’era nessuno che si occupava di queste installazioni. Quindi abbiamo deciso di creare un ramo aziendale che si occupasse solo di questo ambito per privati e aziende. Per farlo abbiamo seguito numerosi corsi e ottenuto le certificazioni necessarie. Da tutto ciò è nata Be Energy.

C’è poca informazione tutt’oggi, spesso neanche i professionisti sono ben informati. Ci sono normative molto importanti da seguire e a molti manca la professionalità necessaria per gestire attentamente tutte le procedure.

Qui a Emil squilla il telefono: è un potenziale cliente, gli dice che ha bisogno di aiuto perché la wallbox non funziona come dovrebbe. La prima cosa che Emil gli chiede è chi l’ha installata: la risposta è “un elettricista mio amico”. Sembra quasi fatto apposta. Emil mi racconta che riceve almeno 3 chiamate di questo genere ogni settimana. Clienti che si fanno installare la wallbox da elettricisti inesperti, e solo in seguito chiedono aiuto a dei professionisti specializzati come loro. Perché, per l’appunto, l’installatore è un mestiere che non si improvvisa. Emil continua:

Crediamo nella mobilità elettrica sia in una fase di sviluppo, se sei preparato e scegli il giusto prodotto, il business c’è. Il mercato è ancora nuovo, ci sono numerose richieste da produttori di tutto il mondo per diventare installatori e/o distributori. Ne abbiamo provate tantissime, e altrettante ne abbiamo scartate, perché il prodotto non garantisce stabilità. La nostra politica aziendale è basata sulla qualità: il cliente lo si sente solo al momento dell’installazione e per gli auguri di buon Natale, non per doverci tornare di continuo.

Daze offre un prodotto stabile, di qualità, che non dà problemi e con un centro assistenza sempre presente: quindi il loro business è come il nostro.

L’azienda ci supporta sul lato marketing. Abbiamo quindi lo stesso standard e gli stessi valori, era normale diventare partner. E infatti, una volta che la Dazebox è installata ad arte, non produce mai lamentele.

Perché un cliente dovrebbe installare una wallbox?

Il primo vantaggio è la comodità di caricare quando gli pare e piace a casa; il secondo vantaggio è economico. La corrente che si paga a casa costa meno di quelle degli energy provider delle colonnine pubbliche. E di colonnine pubbliche ancora non ce ne sono abbastanza. Per questo conviene avere una wallbox proprietaria.

Quali norme vanno seguite per l’installazione?

Le norme sono molteplici e in costante evoluzione; a livello burocratico, la costante è sempre la dichiarazione di conformità a fine lavoro, soprattutto nei condomini (che interessano circa il 50% delle installazioni di Be Energy).

Che permessi bisogna avere per l’installazione?

Per installare una wallbox in ambito privato non sono necessari permessi se non la semplice richiesta da parte del proprietario dello spazio.

Si possono installare in ogni impianto?

Si, le wallbox si possono installare in ogni impianto, trifase o monofase. Se sono destinate a uso condiviso, è importante però che non siano fornite di cavo integrato. Devono invece avere una presa per permettere a chiunque di caricare usando il proprio cavo personale.

Bisogna cambiare la potenza dell’impianto?

No, non si deve cambiare la potenza del contatore. Basta scegliere la wallbox adatta al proprio impianto (monofase o trifase). Certamente, sarebbe ideale avere un impianto da almeno 6kW per garantire una velocità di ricarica adeguata.

Di solito dove è meglio installare una wallbox (garage, parcheggio esterno…)?

Non c’è un posto che migliore in generale, dipende dal cliente e dal suo spazio. La vera discriminante è la prossimità col contatore, dal quale vanno necessariamente tirati i cavi fino alla stazione di ricarica.

Come si usa in sicurezza la colonnina di ricarica? 

La sicurezza è responsabilità del produttore e dell’installatore, se questi due attori svolgono correttamente il proprio lavoro l’utilizzo da parte del cliente è sempre in sicurezza, si tratta solamente di collegare il cavo all’auto, del resto. Ci sono dispositivi di protezione come magnetotermico e bobina di sgancio che sono fondamentali per la sicurezza dell’utente e che ogni installatore deve conoscere e saper installare a regola d’arte.

Come opera la vostra azienda quando venite contattati per un’installazione?

Si prenota un sopralluogo gratuito e tecnico; si sceglie insieme al cliente dove installare; si fa il preventivo in azienda, scegliendo la wallbox adatta al suo caso e descrivendo completamente sia il prodotto sia le modalità di installazione. Una volta che il cliente approva il preventivo, si organizza l’appuntamento di lì a pochi giorni (abbiamo sempre merce pronta in magazzino) installiamo la wallbox. In seguito alla installazione, si stila la dichiarazione di conformità e infine si procede al pagamento.

Sono necessari particolari interventi di manutenzione?

Data la natura del prodotto wallbox, solitamente non sono necessari. È frequente che nel giro di alcuni anni, data anche la velocità con cui il settore si espande, la wallbox possa essere sostituita con un modello più avanzato, più performante e fornito di nuove features all’avanguardia. In questo caso l’intervento di sostituzione è decisamente meno impegnativo e oneroso rispetto all’installazione iniziale. La maggior parte dei costi per l’utente, in questo caso, è riconducibile principalmente al prezzo del caricatore.

Ci spieghi in parole molto semplici cos’è una wallbox e che vantaggi comporta? Quali sono le differenze rispetto alle colonnine elettriche?

Se mi chiedete di spiegare in parole semplici cos’è una wallbox posso semplificare il tutto dicendo che la wallbox è una stazione di ricarica domestica che permette di ricaricare l’auto elettrica comodamente a casa propria. Tipicamente viene installata su una parete del garage (per questo è anche detta wallbox).

Per quanto riguarda i vantaggi mi sento di dire, senza scendere in troppi tecnicismi, che una wallbox è garanzia di maggiore sicurezza, in quanto dotata di sistemi di controllo intelligente in grado di controllare e limitare i sovraccarichi dell’impianto elettrico della nostra abitazione. Inoltre, grazie alla programmabilità delle ricariche, permette di risparmiare su consumi e bollette. La wallbox è comoda, in quanto sempre disponibile per la ricarica, che avviene in modo più rapido rispetto alla presa tradizionale.

Le differenze tra wallbox e colonnine possono essere individuate nell’etimologia delle parole stesse se vogliamo: un dispositivo di ricarica montato a muro può essere definito wallbox mentre lo stesso dispositivo montato su un supporto verticale come un totem si può definire colonnina. Questo è però un mondo nuovo nel quale ancora non esiste un’univoca scuola di pensiero e quindi spesso tutto ciò che è pubblico viene definita colonnina, ma possono esistere anche colonnine private. Certo è che il costo della ricarica con una wallbox è nettamente inferiore a quello di una ricarica effettuata utilizzando una colonnina pubblica, poiché il costo del Kwh è quello previsto dal proprio fornitore di energia elettrica.

Cosa fa/come si diventa installatore di wallbox?

Un installatore di wallbox diventa tale innanzitutto se è fortemente orientato verso l’innovazione e se riesce a scindere quelli che sono le proprie preferenze personali da quella che è innegabilmente la direzione verso la quale la nostra società sta andando. Credere fortemente nella rivoluzione elettrica non per forza esclude di poter avere a volte una “sana malinconia” per ciò che era il rombo dei motori. Ma nel cambiamento si nasconde sempre una enorme opportunità. Cosa fa un installatore?

Consiglia il cliente, oggi permettetemi di dire che un pochino lo istruisce e poi ovviamente realizza l’impianto a regola d’arte.

Come si usa in sicurezza la colonnina di ricarica?

L’utilizzo in sicurezza di una wallbox non deve in alcun modo essere legato alle azioni compiute dall’utilizzatore, ma esclusivamente alla qualità dell’impianto realizzato dal professionista. Se realizzato a regola d’arte il cliente non dovrà fare altro che collegare l’auto alla wallbox e dormire sonni tranquilli. Permettetemi di dire che non è il caso di affidare l’installazione a chi non è adeguatamente preparato per realizzarla.

Quali sono le resistenze/incertezze maggiori dei clienti?

Anche qui si apre un mondo ma cercherò di essere sintetico: chi acquista un’auto elettrica (sia esso un privato o un’azienda) è certamente un utente propenso al cambiamento e quindi consapevole che l’installazione della wallbox sarà per lui necessaria sia per tutelarsi sia per dare un senso a quello che è stato il suo investimento nel mezzo elettrico. È un utente che non deve scegliere se installare o meno, ma che deve solo scegliere a chi e quando affidare la fornitura e l’installazione della sua wallbox.

Per quanto riguarda invece l’utente che valuta di installare un dispositivo di ricarica nella propria azienda (sia essa una struttura ricettiva, un centro sportivo, un’autorimessa o qualsiasi altra attività) esistono ancora diverse scuole di pensiero, che tenderanno ad aumentare fino ad uniformarsi in quella che sarà l’unica scuola di pensiero, che possa essere sensata nel momento storico che stiamo vivendo e cioè “DEVO AVERE la stazione di ricarica”. E se posso permettermi, la nostra generazione fortunatamente non sarà sui libri di storia solamente per il Covid ma anche (e mi auguro soprattutto) per essere stati testimoni e protagonisti della rivoluzione elettrica.

Quali sono i vantaggi di lavorare con Daze?

I vantaggi di collaborare con Daze sono davvero molteplici e si possono dividere in vantaggi tecnici e vantaggi di relazioni personali.

I ragazzi di Daze hanno un fortissimo credo nel progetto che hanno sposato appieno, sono una squadra davvero eccezionale che ti trasmette quel vero entusiasmo che oggi è fondamentale per diventare punto di riferimento per qualsiasi business ma il cui valore è pari a zero se non affiancato ad un prodotto di altissima gamma. E a questi ragazzi non manca assolutamente nulla!